EUROPA:
TRA POLITICA, DIRITTI E LAVORO.
Port
Authority di Marina di Carrara (MS), 29 Marzo 2014.
INTERVENTO DI
PIERPAOLO DELIA, SEGRETARIO COMUNALE PD CARRARA.
“Voglio
innanzitutto ringraziare i GD Carrara per la giornata di formazione e
informazione che hanno organizzato; ringrazio, poi, i nostri parlamentari e
colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici in sala che quotidianamente
partecipano alla discussione politica a riguardo della nostra città.
Siamo
qui oggi per dare il nostro contributo alla campagna elettorale per le elezioni
europee nella speranza che queste possano portarci alla vittoria in campo
comunitario; queste elezioni sono e saranno fondamentali poiché è la prima
volta che vedremo la candidatura alla Presidenza della Commissione Europea e, nel nostro caso, avremo
come candidato Martin Shulz.
Siamo
qui per difendere il nostro diritto di essere cittadini di un’Europa Federale
che, pur nel rispetto delle varie identità degli Stati Membri, è accomunata dal
desiderio di annullare le diseguaglianze.
L’entrata,
nei primi giorni di Marzo, del PD nel PSE ha significato un momento importante
non solo per noi italiani ma anche per l’intera Europa entro la quale tutti i socialisti
e democratici vogliono far avanzare una visione di Unione diversa, propria del
modello socialista europeo.
Le battaglie combattute dal nostro Partito in tema di pari opportunità, di
sesso, di razza e di appartenenza alle diverse classi sociali sono culture
fondanti del PSE.
Tutti
noi abbiamo ascoltato i messaggi lanciati dal Papa, dal Presidente americano
Obama e dal nostro Segretario Nazionale Matteo Renzi in questi giorni: la
concentrazione di reddito e di interessi è sempre più evidente e i dati
economici la rappresentano al meglio; la volontà dei nostri competitors politici (conservatori e
populisti) è quella di alimentare il disagio e disilludere i vari popoli,
cercando di convincerci che chiudere ogni tipo di aggregazione (UE inclusa)
possa essere l’unica soluzione. In realtà queste persone stanno solo cercando
di difendere posizioni che sono ormai sostenute da pochi.
E’
nostro dovere difendere l’Europa Unita capace di combattere la crisi con un
rilancio dei valori, in primis quello
dell’uguaglianza.
Nel
prossimo semestre, come ben sapete, l’Italia avrà l’onore e l’onere di prendere
la guida del Consiglio dei Ministri Europeo e quel momento ci darà l’opportunità
concreta di dare una svolta, abbandonando l’idea di soccombere a politiche
restrittive e scommettendo su nuove opportunità di investimenti e sul rilancio
delle nuove generazioni come quella presente in sala.”
INTERVENTO DI MARIO
TAURINO, SEGRETARIO COMUNALE GD CARRARA.
“Il
primo ringraziamento va ai miei ragazzi dei GD Carrara che hanno messo l’anima
per la realizzazione di questo evento; un grazie anche ai compagni della Val di
Magra e di La Spezia che stanno costantemente lavorando con noi e non solo per
la campagna elettorale europea; grazie al PD Carrara e a quello provinciale che
hanno voluto con forza dare un contributo per questa giornata, mostrando una
spiccata sensibilità in tema di Europa; un ringraziamento particolare a tutti
gli ospiti che oggi interverranno e un grazie speciale a tutti voi che siete qui
presenti.
Tutti
sappiamo che il 24 e 25 Maggio si voterà per rinnovare il Parlamento Europeo e,
proprio per questo, è necessario discutere, confrontarci, capire e far capire
che quelle del 2014 saranno elezioni fondamentali per il nostro paese e per
l’intera Europa. La peculiarità di queste elezioni, infatti, è quella per cui
il PSE presenterà un proprio candidato alla Presidenza della Commissione
Europea e cioè Martin Shulz, già Presidente del Parlamento Europeo, che vanta
un’esperienza enorme in materia di politiche comunitarie.
Vorrei,
però, quest’oggi, sottolineare alcuni fattori.
In
primo luogo, come tutti sappiamo, il PD ha aderito al PSE: questo evento, che
ha un’enorme importanza a livello storico, conferisce al nostro partito
un’identità chiara e ciò deve renderci consci del fatto che adesso tutti noi abbiamo una grande
responsabilità in ambito di politiche europee.
In
seconda istanza, vorrei citare il nostro Premier Renzi che, con molta
chiarezza, ha detto che non ci saranno dettati dall’UE perché noi siamo
l’Italia, noi siamo coloro che già nel 1952 erano presenti per dare inizio a
questo grande cammino di integrazione. Un cammino difficile da capire e da far
comprendere, un cammino che ha visto spesso come protagonisti soggetti
che, non avendo un’idea reale di Europa
e non coltivando l’idea di Europa Federale, hanno utilizzato l’UE come un
elemento, un elemento a tratti enormemente negativo: questa è forse il miglior
modo per descrivere le politiche, adottate negli ultimi anni, che hanno reso
l’Europa una vera e propria “morsa”, incapace di trovare una forza di reazione
alla crisi e capace soltanto di far emergere il peso della burocrazia e delle
banche; ciò ha dissipato il concetto puro di Unione Europea, quel concetto che
noi socialisti, democratici e progressisti ricerchiamo con forza.
Il
risultato è tristemente evidente: la gente vede nell’Europa un nemico da
combattere e trova nei populisti e nei nuovi fascisti lo strumento perfetto per
guerreggiare.
Tutti
noi abbiamo visto i terribili dati emersi dalle amministrative francesi e
sappiamo anche che nel nostro paese molte forze politiche (5 Stelle, Forza
Italia, Lega etc..) stanno issando la bandiera del nazionalismo e dell’antieuropeismo.
Uno
sguardo più approfondito, però, ci fa capire che uscire dall’Unione e dall’Euro
sarebbe follia poiché cercare la soluzione dei problemi nella chiusura a riccio
entro i nostri confini nazionali e nella vecchia moneta italiana, significa non
aver compreso che il mondo post-globalizzato ha cambiato totalmente faccia:
esso si divide in macroregioni contro cui l’Italia, la Francia, la Germania
etc.. divise non potrebbero nulla.
L’EUROPA
E’ LA NOSTRA TENDENZA NATURALE, L’EUROPA E’ LA NOSTRA DIMENSIONE NECESSARIA.
Ora
capiamo perché siamo qui oggi: siamo qui perché la nostra missione è e sarà la
più ardua poiché noi dovremo parlare di politica, dovremo creare una nuova
progettualità del domani e, al contempo, dovremo lottare contro chi ha scelto
la via più semplice e cioè quella di parlare, ancora una volta, alla pancia e
non alla testa delle persone, sfruttando in maniera indelicata la disperazione
che ci circonda: il lavoro manca, l’economia è stagnante e dare la colpa
all’Europa e alla moneta unica è ovviamente la via più facile, la via che a un
popolo che di parole ne ha sentite molte (forse troppe) piace di più.
Noi,
invece, isseremo la bandiera dell’Europa, del progressismo, della democrazia e
del socialismo. Lavoreremo per una maggiore democraticità delle istituzioni e
per un sistema di welfare reale.
Costruiremo
un’Europa in cui la BCE abbia il peso e il ruolo che merita.
Cercheremo
di creare l’Europa e gli EUROPEI perché la sfida più grande sarà far capire che
dal 1993 siamo tutti cittadini di questa grandiosa realtà.
Parleremo
di federalismo senza paura, facendo capire che il nazionalismo è un concetto
ottocentesco oltrepassato ormai da decenni.
Cercheremo,
insomma, di rendere il 25 Maggio un giorno storico e di svolta per noi e per
tutti i cittadini europei.
Sarà
dura ma io, i ragazzi, il mio e nostro partito abbiamo il dovere di crederci e
di lottare: quello di oggi non dovrà essere soltanto un ben riuscito evento, ma
dovrà essere il punto di partenza reale di una sfida che ci vedrà tutti coinvolti.
LO
SLOGAN E’ CHIARO: PER L’EUROPA, PER IL DOMANI, CONTRO LA DERIVA POPULISTA.