martedì 30 aprile 2013

Entusiasti.

Francesco Boccia si dice entusiasta di votare la fiducia al Governo.
Nel partito democratico (101 traditori a parte) sono ben pochi a pensarla come lui.
Tutti noi avremmo voluto un governo del Partito Democratico. E' mancato però il presupposto: vincere le elezioni.
Avendo non vinto le elezioni era scontato che non sarebbe andata a finire come volevamo. Il problema è che è andata a finire come peggio non poteva.
Le responsabilità sono in primis del m5s che si è autoescluso da qualsiasi tipo di dialogo e ora urla allo scandalo perchè non fa parte della maggioranza di governo. Bel modo di ragionare.
La dirigenza del Pd ha il resto delle colpe, essendo riuscita nell'impresa (si fa per dire) di sbagliarle più o meno tutte, toccando il culmine nella vicenda per l'elezione del Presidente della Repubblica.
Adesso, nonostante io condivida alcune critiche sulla mancanza di dibattito circa i tempi e modi di questo governo, non c'è alternativa al voto di fiducia a questo esecutivo.
E' vero che, invece di fare un dibattito serio sulla natura e gli obiettivi del governo, qualche genio ha pensato bene di minacciare espulsioni di massa. E poi dicono di Grillo.
Del resto, quando io e pochi altri criticavamo il deficit democratico del Pd, molti di quelli che oggi si stracciano le vesti facevano spallucce, perchè doveva prevalere sempre e comunque la disciplina di partito.
Quando, qualche mese fa, qualcuno diceva che per vincere le elezioni si dovevano prendere i voti anche dall'altra parte, i duri e puri si giravano schifati. Adesso sono entusiasti di fare il governo con Berlusconi in carne ed ossa, piuttosto che con i suoi elettori. Geniali.
Ecco, io non sono entusiasta di questo governo, non lo sono per niente. Sarei stato entusiasta di un governo Pd.
La situazione di oggi è figlia degli errori degli ultimi due mesi e anche dei mesi precedenti.
Tutti noi vorremmo essere già oltre, ma ci sono momenti, in politica come nella vita, nei quali si deve fare buon viso a cattivo gioco. Questo è uno di quei momenti.
Ero e resto scettico sulle reali di possibilità di successo di questo governo, ma per il bene dell'Italia spero di essere smentito.
Penso che il Pd non debba farsi dettare la linea da Berlusconi. Mi pare ovvio che il programma di questo Governo non può essere quello con cui il Pd si è presentato alle elezioni, ma non può essere neppure quello del Pdl.
Dei compromessi andranno fatti, l'importante è non accettare tutto a-criticamente. Il partito democratico ha scelto ministri (quasi tutti) estremamente competenti e quindi, da questo punto di vista, c'è la possibilità concreta di fare qualcosa di buono.
Del resto, lo sappiamo tutti che non sarà facendo un governo con Berlusconi che cambieremo l'Italia.
Questo sarà soltanto un doloroso e, speriamo, breve intermezzo.

mercoledì 24 aprile 2013

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LE POLITICHE SOCIALI DEI GD CARRARA.



Negli ultimi anni il nostro Paese è stato vittima di una forte crisi economica, tale crisi non è altro che la conseguenza della forte ingiustizia sociale che da sempre si dilaga per le Nazioni.
Sarebbe opportuno dare una svolta, cambiare, permettere a tutte le persone di avere uno stile di vita dignitoso, nella speranza di modificare il famigerato diagramma a torta che descrive la distribuzione della ricchezza mondiale.
Sarebbe meraviglioso operare con politiche sociali che abbiano il fine di PREVENIRE la diseguaglianza sociale, di NON CREARE i problemi.
Sapendo che tutto ciò è difficile, per non dire impossibile, è opportuno che si cominci a lavorare, a partire dal nostro localismo, per risolvere tutti quei problemi che le politiche sociali vigenti non sono riuscite a prevenire.

Il programma che ci vede coinvolti ha avuto inizio con la nostra partecipazione alla grande lotta contro la mafia, la quale ci ha impegnati nella raccolta firme per la proposta di legge concernente il tema della legalità e della confisca di beni alla mafia. Tale iniziativa verrà sviluppata con la collaborazione con ARCI, CGIL e FDS.

In seguito, sarebbe opportuno poter lavorare, nuovamente contando sulla solida collaborazione con ARCI, sulla situazione delle carceri, focalizzandoci, in primo luogo, sul grande problema del sovraffollamento e, secondariamente, cercando di operare su un duplice fronte tenendo conto della possibilità di coordinare tale azione con un progetto riguardante le politiche ambientali. In particolar modo, ci piacerebbe "usufruire" del lavoro dei carcerati per la pulizia dei nostri boschi, in maniera tale da creare una comprenetrazione tra quello che è il lavoro sul sociale ed il lavoro ambientale.

Una questione di fondamentale importanza è, inoltre, quella concernente la situazione dei poveri del nostro Comune. E' opportuno tener conto dei luoghi loro dedicati, cercando di ideare progetti riguardanti mense dei poveri (laiche) e dormitori, per ora assenti a Carrara.

Infine, vorremmo occuparci della questione sportiva, cercando di favorire iniziative per bambini e ragazzi all'interno delle scuole. Questo progetto sarà ripreso verso la fine dell'estate, in maniera tale da conciliare l'iniziativa con l'avvio dell'anno scolastico.

E' importante lottare a partire dalla nostra piccola realtà, nella speranza di un cambiamento che parta dal localismo per raggiungere il livello nazionale.

La responsabile alle politiche sociali della segreteria comunale GD di Carrara,
Carlotta Vignali.

martedì 23 aprile 2013

Ultima sigaretta

«15. 4. 1890 ore 4 1/2. Muore mio padre. U.S.».
Per chi non lo sapesse quelle due ultime lettere non significano United States, ma ultima sigaretta.
La Coscienza di Zeno.
Ieri sera il mio intervento alla direzione del PD di Massa è cominciato proprio dalla Coscienza di Zeno.
La gestione a dir poco allegra del PD locale si rispecchia nel capitolo due di questo splendido libro: Smettere di Fumare.
Questa dirigenza è proprio come Zeno quando vuole smettere di Fumare (di Perdere), ogni volta inventa una scusa sempre più fantasiosa per fumarsi un’ultima sigaretta.
E ieri sera non ha deluso le aspettative.
L' ordine del giorno era la composizione delle liste elettorali, ma onestamente mi aspettavo anche un passaggio un pò realistico sul percorso che ha portato il PD locale a perdere per l’ennesima volta le primarie.
Il Segretario Ugolotti non solo ha ricordato che è stato un successo ma che la strategia non cambierà quindi avanti con la vecchia guardia e soprattutto con il solito schema.
Mentre seguivo sbalordito la relazione mi domandavo se si rendeva conto della situazione, ma più andava avanti più mi rendevo conto che oramai sono una piccola comunità di Mormoni.
Sono chiusi e contenti di suonarsi e cantarsi le loro liturgie senza rendersi conto che oramai sono chiaramente delegittimati dalla base.
Comunque fin qui tutto normale non comprendono il futuro ma è un limite politico, ma al peggio non c'è limite, e passare da essere dei Mormoni a dei fondamentalisti ultra radicali passa solo 1 ora e mezzo.
Ma andiamo con ordine.
Dopo la Relazione di Ugolotti interviene Lara Venè che si prende presenta un documento congiunto dei sostenitori di due dei tre candidati del PD alle primarie per il sindaco quindi la stessa Lara e Bertocchi, che ricordo hanno preso più di 3000 dei 5800 voti presi dal PD alle primarie.
Un documento interessante che affronta molti dei temi del fallimento del PD in questa città, di cui in gran parte ho condiviso, forse presentato tardi ma come si dice meglio tardi che mai.
Poi tocca a me e sulla linea di quel documento faccio qualche aggiunta.
Primo se il segretario vuole portate avanti ancora con illusoria capacita di vittoria la sua linea, dopo una serie di sconfitte cosi sonore dovrebbe avere almeno il coraggio di metterci la faccia , quindi gli chiedo in sintesi o di fare un passo indietro come Bersani o di prendersi la responsabilità e candidarsi come capo lista.
Chiedo anche alcune regole semplici, mettere in lista il 50% di donne e non candidare chi ha già fatto due mandati in consiglio comunale.
Chiudo chiedendo coraggio di vincere, chiedo coraggio nelle scelte, chiedo discontinuità con la linea che ci ha portato alla sconfitta permanete.
Altri interventi, alcuni a favore alcuni contro, e alcuni degli irriducibili samurai, e tra qualche scontro e qualche risata si arriva all'intervento del parlamentare che come costume dà le pagelle (forse un giorno si ricorderà che non siamo a scuola e solitamente insegna a vincere chi vince non chi perde con la faccia degli altri), poi arriva il turno del Segretario che deve chiudere, e lo fa nel peggiore dei modi regalando l’ennesimo calcio di rigore al M5S.
In seguito le perle:
Perla numero 1
La direzione comunale da aperta diventerà chiusa, potranno partecipare solo gli aventi diritto e non più tutti come dice lo statuto.
Quindi mentre la politica si apre e Bersani (l’ultima l’ha pure data in streaming), Ugolotti chiude le porte.
Perla numero 2
Si istituisce una commissione che sceglierà la lista dei 32 consiglieri, scelta naturale da Ugolotti li per li che ripropone i tre sicuri consiglieri candidati oltre che gli onnipresenti Adriano Tongiani ed Ernesto Manfredi.
Secondo statuto non si possono avere doppi incarichi e quindi la presenza in tale commistione di William Berti capogruppo del PD, Ernesto Manfredi segreteria provinciale, e Adriano Tongiani segreteria regionale, segreteria comunale, segreteria provinciale e membro del comitato per le primarie, è già di per se una palese violazione dello statuto, se poi ci aggiungiamo che alcuni dei membri sono già chiaramente candidati in lista crea il paradosso dei giocatori arbitri.
Perla numero 3
Si al limite dei due mandati per i consiglierei ma ci saranno le deroghe e le farà la commissione sopra citata…. Ogni commento è superfluo.

Il segretario con tono risoluto dice che da oggi si vota e via col voto, il documento presentato non viene messo ai voti perché non presentato prima come da regolamento e si vota la relazione del segretario.
40 a favore e 4 contrari.
Bene facciamo il punto: Lara Venè e Bertocchi prendono più del 50% dei voti del PD ma nella direzione rappresentano il 5% non mi sembra che ci voglia uno scienziato per capire che questa direzione è palesemente delegittimata agli elettori del PD.
Le interpretazioni che si possono dare sono molte ma di sicuro oggi un altro punto per M5S segnato dai dirigenti del PD.
Speriamo che Alessandro Volpi si faccia sentire perché ripresentarsi con i soliti inamovibili vuol dire andare a perdere.
Poi permettete un messaggio……tutto il rispetto per l’amico Domenico Ceccotti,ma farsi presentare come capolista al consiglio comunale a mio giudizio è una pessima opportunità anche perché trovo poco convincente a livello politico che dopo 2 mandati da assessore provinciale e una candidatura a sindaco si torni a candirsi al consiglio comunale.
Non è portando i soliti 500 voti personali che si risolvono i problemi perché è inutile avere i voti e non avere le idee, è inutile sopravvivere, questo partito deve vivere e credo sia palese il fatto che questa classe dirigente arrogante e chiusa lo stia condannando ad un’ agonia che è tutto l’opposto del bene del Partito, frase che riempie le bocche ma che è vuota nei fatti.
P.s.
News…. sembra che un ex consigliere PDL entri nella lista del PD dei 32.... non aggiungo altro....





Francesco Bennati






domenica 21 aprile 2013

Tra egoismo e declino


Gli avvenimenti di questi giorni che riguardano l’elezione del Capo dello Stato sono sugli occhi di tutti e per questo ho sentito la necessità di scrivere poche righe in merito.
Ciò che è avvenuto nel PD è inspiegabile; le decisioni del nostro Segretario sono molto discutibili a partire dall’atteggiamento cerchiobottista della linea politica scelta: prima accordo col Pdl (con la proposta Marini), poi una sorta di “soli fino alla morte” (con la proposta Prodi), dopo un no secco alla candidatura di Rodotà e in fine il “si salvi chi può” (con il ritorno genuflesso da Napolitano). Bè cosi cari miei amici e compagni, chiamatevi un po’ come vi pare, non si va da nessuna parte. In questo momento di crisi profonda del paese non si possono anteporre interessi particolari a quelli della collettività che vive in stato ormai catatonico; con questa affermazione mi riferisco sia alla volontà di salvare, e passatemi il termine, il culo al partito da parte di Bersani, sia alle manie di protagonismo dei vari Renzi, D’Alema e Giovani Turchi… ma poi chi cacchio sono sti giovani Turchi? È mai possibile che il centrosinistra non riesca a scostarsi da queste guerre tribali che hanno segnano la loro sconfitta negli ultimi vent’anni!!!
Come al solito è mancata una convergenza interna e il coraggio di fare scelte coraggiose anche se molto rischiose. Non entro nel giochino del “se c’era Renzi si vinceva le elezioni”… non è successo punto e basta! Quello che latita più di tutto è comunque la spinta innovatrice e riformista che questo Partito a prescindere dal timoniere ha il dovere di imporre, un compito a parer mio non difficile visto chi ci sta attorno: il M5S con il loro arroccarsi su proposte slogan e che nel momento in cui gli viene chiesto un segno di responsabilità ritrae la mano per non perdere il proprio elettorato, il Pdl con la Lega che sono tutto eccetto il simbolo del progresso e dell’innovazione e in fine Monti che ha scelto un destino che, forse, non era il suo.
La realtà è una purtroppo: il PD rischia l’implosione, se non è già avvenuta. I motivi sono alla luce del giorno: un gruppo dirigente sempre più altezzoso e autoreferenziale (a tutti i livelli), uno scollamento vistoso con la base nonostante pochi mesi fa ci siano state primarie così largamente partecipate, una linea politica forse troppo articolata e sicuramente non trasmessa in modo chiaro agli elettori, per poi tornare alle varie ambizioni individuali.
Forse non abbiamo ancora capito che non riusciamo più a trasmettere la nostra idea di un Italia diversa ai nostri concittadini; forse è arrivata l’ora di un reset politico interno, forse è arrivato il momento di essere umili davvero!
Comprenderete che queste mie parole sono mosse dalla forte frustrazione ed amarezza che mi in questo momento mi affliggono ma sono sicuro che condividerete almeno in parte il mio pensiero… nonostante ciò non bisogna mai perdere la speranza di creare qualcosa di nuovo e di migliore…

AVANTI!INSIEME

Daniele Cioli

venerdì 19 aprile 2013

LA NECESSITA' SI CHIAMA CAMBIAMENTO.... NON INCIUCIO!

Noi Giovani Democratici di Carrara siamo profondamente indignati ed esterrefatti per l'atteggiamento assunto dal nostro partito in questi giorni: non possiamo e non abbiamo la minima intenzione di accettare un avvicinamento e un accordo con il Popolo della Libertà e i motivi sono molteplici.
In primo luogo noi pretendiamo un cambiamento reale e radicale e siamo consci che seguendo la scia berlusconiana, che rappresenta il peggior retaggio della vecchia politica, tale obiettivo diventerebbe irraggiungibile o meglio impossibile; in secondo luogo pretendiamo governabilità e siamo certi che la distanza che intercorre tra le nostre e le loro idee non ci permetterebbe di raggiungerla; in terzo luogo non potremmo mai accettare che i nostri sforzi si traducano in un governissimo senza speranze e lontanissimo da quello per cui abbiamo lottato.
Pretendiamo che i nostri valori e i nostri ideali non vengano gettati, in malo modo, all'interno di un 'calderone politico' insensato e infruttuoso capace solo di deludere i tanti militanti ed elettori che in noi ripongono le speranze per un domani diverso; esigiamo che la volontà della base emerga e che sia l'unico ingranaggio capace di far muovere la nostra macchina: prima di trovare accordi con un altro partito, diametralmente opposto rispetto al nostro, riteniamo che sia necessario e doveroso ritrovare la capacità di ascoltare e di dialogare con la base, con la gente, con gli elettori in modo tale che le terribili scene che mostrano il falò delle nostre tessere non possano più ripetersi.
Proprio lo scollamento tra il vertice e la base è il fatto che maggiormente ci ferisce e che ci porta ad esprimere senza mezzi termini il nostro 'no' verso tutto questo: scendere a patti con Berlusconi e PDL significherebbe abbandonare i nostri obiettivi e porrebbe definitivamente la parola fine al nostro sogno di un'Italia Giusta, di quel concetto di Bene Comune che ha trionfato durante le primarie del 2012.
Noi Giovani Democratici siamo convinti che sia fuorviante sostenere che tra destra e sinistra non esista una differenza e noi esigiamo che il nostro partito e i nostri dirigenti non deludano le nostre aspettative e che si ravvedano subito evitando un errore madornale che ci condannerebbe ad un'irrecuperabile perdita di credibilità: questo avvicinamento alla destra sarebbe inaccettabile in un momento in cui la politica sembra essere lontana anni luce dalla società e dai cittadini e in cui le nostre forze dovrebbero concentrarsi unicamente sul recupero di credibilità e in cui dovremmo fare di tutto per restituire agli italiani la speranza di un domani diverso, con meno spread e più benessere, con meno tensioni e più armonia, con meno delusione e con più passione nei confronti della politica.
Noi non vogliamo inciuci con un populista colpevole della situazione in cui oggi versiamo, vogliamo al contrario che la voragine tra il nostro elettorato, i nostri militanti e i nostri vertici inizi a diminuire, vogliamo che la democrazia torni ad essere il vero fulcro della nostra Repubblica, vogliamo che la politica torni ad essere al servizio dei cittadini.
Non possiamo permetterci di trovare un accordo con chi pensa a sè perchè adesso dobbiamo pensare alla collettività e al suo bene, dobbiamo rimettere in campo quelle politiche di sinistra che mancano moltissimo al nostro paese, dobbiamo ripensare al lavoro, all'istruzione, alla sanità, dobbiamo apportare il Cambiamento, quello con la C maiuscola.
I nostri amici e compagni in tutta la Toscana hanno deciso di occupare le sedi di partito in segno di protesta e, oltre a condividere tale gesto e a sottolineare il nostro totale appoggio a queste manifestazioni, vogliamo dire che anche noi non staremo a guardare e non staremo con le mani in mano perchè adesso ne va del nostro futuro, del futuro del nostro partito, ne va di quel domani di cui noi vogliamo essere protagonisti.
Ogni giorno ci spendiamo e lavoriamo, cerchiamo di contribuire nel nostro piccolo a fare qualcosa per il nostro paese e questo gesto da parte del nostro partito sarebbe una delusione troppo forte: ci teniamo però a sottolineare che noi non bruceremo le tessere, noi le tessere le terremo ben strette e continueremo a lottare senza sosta e senza paura per dare voce ai giovani, alle esigenze dell'Italia che sarà, per ridare voce e sostanza alla base e per far capire ai nostri vertici nazionali, regionali e locali che adesso il cambiamento non è più un semplice slogan ma una necessità che non dobbiamo deludere.
All'Italia adesso serve un capo di Stato che sia rappresentate dell'Italia e garante di essa, non mera merce di scambio per chissà quali tattiche incomprensibili, serve un Governo e soprattutto serve un cambio di rotta forte e siamo certi che il nostro Partito abbia le capacità e le idee per poterne divenire garante e protagonista: per fare questo serve ritrovare la nostra forza, la nostra unitarietà, la passione che abbiamo mostrato nel periodo delle primarie, il rapporto con la base.
Noi possiamo farcela e sicuramente senza il PDL: non siamo tutti uguali e ora possiamo e dobbiamo dimostrarlo.

GIOVANI DEMOCRATICI CARRARA.

mercoledì 17 aprile 2013

PRIMARIE MASSA 2013: IL BALLOTTAGGIO


Domenica 14 Aprile si è svolto a Massa il ballottaggio fra i due candidati che avevano ottenuto il maggior numero di voti al primo turno: Alessandro Volpi e Domenico Ceccotti.

Il primo aveva un vantaggio consistente rispetto al secondo, di circa 950 voti e partiva quindi da favorito, anche grazie all’appoggio pubblico dei  comitati di Bertocchi, Venè ed Evangelisti, usciti sconfitti una settimana prima.

 

Alla fine i votanti sono stati 7886, circa il 68% rispetto a quelli che avevano votato al primo turno, il calo fisiologico previsto c’è stato ma è da considerarsi comunque un buon segnale di partecipazione.

La vittoria netta se la aggiudica Alessandro Volpi che con 4668 voti supera il 59% e distanzia di 1500 voti, quasi venti punti percentuali, il rivale Domenico Ceccotti.

 

Analizzando il voto nel dettaglio c’è da notare come Volpi abbia saputo intercettare il voto di opinione, aggiudicandosi 12 sezioni e raggiungendo il 30% anche a Romagnano, feudo di Ceccotti. Mentre il cosiddetto “voto militarizzato” premia l’assessore provinciale del Pd solo in 2 sezioni.

 

Credo che queste Primarie ci lascino la speranza che qualcosa nel centrosinistra massese stia cambiando. Se un gruppo di persone, lontane dai poteri forti della politica massese, in pochi mesi di incontri aperti a tutti i cittadini hanno saputo costruire un percorso che ha raccolto così tanti consensi da battere il candidato appoggiato dalla dirigenza del Pd di Massa, forse c’è ancora posto a Massa per una politica fatta in mezzo alla gente e non nelle segrete stanze di un palazzo.

 

Adesso ci attende la sfida più grande, quella del 26 e 27 Maggio, quando ci saranno le vere elezioni.

Il mio invito è che ci si confronti all’interno della coalizione per presentare alla città una proposta credibile, di forte cambiamento e discontinuità con il passato, nelle persone e nelle idee.

 

Sono convinto che Alessandro Volpi sia la persona giusta per riunificare tutto il centrosinistra e per portare questo messaggio di cambiamento e passione politica, e soprattutto sono sicuro che il percorso che ha iniziato con tutti i cittadini nelle riunioni alla Comasca sia un modello valido da seguire e che risulterà la carta vincente da giocare alle Amministrative: la carta della Buona Politica contro l’Antipolitica.
 
Gabriele Bontempi
Vice Segretario Provinciale GD Massa Carrara

                                                                                         

 

 

venerdì 12 aprile 2013

Il primo turno delle primarie di Massa 2013.


Dopo mesi di incertezza finalmente si è svolto a Massa, Domenica 7 Aprile, il primo turno delle primarie per la scelta del candidato sindaco della coalizione del centrosinistra. Nonostante la defezione della 28 Aprile, che si presenterà direttamente a Maggio con l'assessore Gabrielli, possiamo dire che si fanno prove di riunificazione del centrosinistra massese.

Di sicuro l'affluenza fa ben sperare: sono stati circa 11500 i votanti al primo turno che si sono divisi fra i due candidati indipendenti Alessandro Volpi (3765 voti, 33.01%) e Fabio Evangelisti (1739 voti, 15.25%) e i tre candidati del Partito Democratico, Lara Venè (1510 voti, 13.24%), Emanuele Bertocchi (1587 voti, 13.91%) e Domenico Ceccotti (2805 voti, 24.59%).

A conti fatti ci sarà dunque il ballottaggio, Domenica 14 Aprile, fra Alessandro Volpi e Domenico Ceccotti.

I colpi di scena arrivano già fra Martedì e Mercoledì di questa calda settimana, quando i Comitati Elettorali di tutti e tre i candidati sconfitti al primo turno, dichiarano il loro appoggio ad Alessandro Volpi.

La cosa fa scalpore perchè due dei tre sconfitti sono iscritti al Pd e la dirigenza del partito non ha di certo digerito bene l'appoggio ad un candidato indipendente quando c'è ancora in gioco un candidato di partito. Il segretario comunale del Pd massese, Cesare Ugolotti, afferma infatti che non si aspettava questa presa di posizione netta degli esclusi, ma anche che, a prescindere da chi vincerà al ballottaggio, il vero vincitore sarà tutto il centro sinistra, che ha voluto le primarie.

Personalmente mi sento di dire che la vera battaglia per il centrosinistra massese sarà a Maggio, alle elezioni Amministrative, dove ci attende il Movimento 5 Stelle, che, alle Politiche di Febbraio, è risultato essere la prima forza cittadina, superando il Pd. La forte affluenza di queste primarie è un ottimo segnale, ma la coalizione dovrà ancora lavorare molto per far capire ai cittadini che, in un momento come questo, lasciare la città in mano all'anti politica sarebbe una scelta disastrosa.

Dobbiamo lasciarci indietro il passato e gli anni di malgoverno (di cui siamo anche in piccola parte responsabili) e guardare avanti, dobbiamo farlo per il bene di un territorio a pezzi da tutti i punti di vista, che chiede alla politica un cambio di marcia per tornare a respirare dopo anni difficili.

Non mi resta che fare un grosso in bocca al lupo ai due candidati, aspettare l'esito del ballottaggio di Domenica e sperare che queste Primarie servano a capire che siamo tutti una grande famiglia e che il vero male per la nostra città sono la destra, il populismo e l'antipolitica!

 
Gabriele Bontempi
Vice Segretario Provinciale GD Massa Carrara

giovedì 11 aprile 2013

Filo diretto: la raccolta differenziata

Abbiamo ricevuto una mail che pubblichiamo e alla quale diamo volentieri risposta. L'occasione è gradita per inaugurare la rubrica del filo diretto nella quale intendiamo rispondere alle domande, considerazioni, proposte che ci arriveranno all'indirizzo mail carraragd@gmail.com

Buongiorno, vorrei ringraziarvi e farvi i complimenti per l'idea di mettere a disposizione un canale di comunicazione come questo e per l'impegno che vi assumete.

Scrivo questa mia riflessione in merito alla gestione della raccolta differenziata nel comune di Carrara.
Come ben sappiamo, da quest'anno verrà modificata la cosiddetta TARSU con una nuova tassa TARES e dato che siamo nel periodo delle lacrime e sangue, l'importo da erogare non poteva che essere superiore al precedente, si parla di 0,30 centesimi al metro quadro.
Questa è una premessa per arrivare al nocciolo della questione che vorrei discutere assieme a voi:
Chi come me, vive nella parte "vecchia" di marina di Carrara, dal 2008 il comune ha imposto la raccolta dei rifiuti "porta a porta" (mio nonno pensava venisse Bruno Vespa a prendere la spazzatura), innovativo metodo di differenziazione dei rifiuti con regole e obblighi ben stabiliti.
Svolgo il mio compito da buon cittadino, ritengo che differenziare i rifiuti sia fondamentale per la tutela ambientale, ma con il passare del tempo inizio a pormi delle domande:
Come mai, passato un lustro, ci sono ancora zone del comune di Carrara che non differenzia i rifiuti? agli esordi si parlava di sperimentazione, ma dopo 5 anni...
Perchè chi come me differenzia i rifiuti, non ha nessun beneficio fiscale? In fondo, creo un beneficio sia ambientale che economico, i miei rifiuti vengono riciclati, ma l'azienda incaricata nella raccolta, vende la mia plastica, la mia carta, il mio organico, il vetro, l'alluminio, insomma produco un certo numero di materiale che crea un "utile" economico, o sbaglio?
In tutti questi anni le tasse non hanno fatto che aumentare, il servizio è andato a scemare, basti pensare che non vengono più distribuiti i sacchi per la plastica o l'indifferenziato e siamo costretti a comperarli con i nostri soldi.
Molti comuni prevedono sconti sulla tassa, vi posto un link in cui vengono fatti 3 esempi di comuni in cui il riciclo ha portato benefici anche economici ai cittadini:


Purtroppo nel nostro comune, io che differenzio, creando un beneficio sia ambientale che economico, pago quanto chi inquina e crea solo costi di smaltimento.
Ritengo sia un diritto del cittadino avere un beneficio e che sia un dovere delle amministrazioni locali mettere tutti i cittadini nelle stesse condizioni, dando la possibilità a tutti, in tutto il territorio, di usufruire di questo servizio, ne va della nostra salute, del nostro ambiente....e forse anche del nostro portafogli.

Distinti saluti.
Gentile Simone, la ringraziamo per la questione postaci e per i complimenti che ha voluto gentilmente rivolgerci.
A nostro parere il tema della raccolta differenziata e quello degli elevati costi delle tasse sui rifiuti sono davvero molto interessanti e, come da lei anticipato, estremamente delicati.
Riteniamo che sia paradossale il fatto di aver iniziato un percorso verso l'estensione all'intera zona comunale della raccolta differenziata per poi non concluderlo.
Nella sua mail possiamo scorgere già due concetti fondamentali che condividiamo in toto: la raccolta differenziata è un vantaggio economico e un vantaggio ambientale e proprio per questo riteniamo che sia doveroso da parte dell'amministrazione riprendere sotto mano la questione e cercare in tutti i modi di portarla a conclusione.
Il problema, però, a parere nostro va posto in questi termini: qual'è la vera priorità del Comune? Quella ambientale o quella meramente economica, o meglio di cassa?
I fatti sembrerebbero orientati verso la seconda perchè per il passaggio alla Tares e per l'aumento dell'importo, nonostante il momento interminabile di crisi, i tempi di realizzazione sono stati abbastanza celeri e la stessa cosa non è stata per la raccolta differenziata: a parere nostro questo non è un modo ottimale di gestire le situazioni specie se la risoluzione del problema sta sempre e solo nel riscuotere dai contribuenti e mai nel migliorare i servizi rivolti ai cittadini.
Come giovani democratici vogliamo porre il problema e ci impegneremo a fondo perchè siamo certi che la raccolta differenziata possa essere un valore aggiunto che farebbe guadagnare la città in termini di salute e di rispetto dell'ambiente.
Siamo concordi sul fatto che sia necessario pensare ad agevolazioni per coloro che svolgono regolarmente tale raccolta ma crediamo che in prima istanza sia necessaria anche una forte campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza: spesso i cittadini non accettano volentieri tale 'dovere' e crediamo che sia invece necessario pensare a campagne che siano in grado di mostrare l'importanza fondamentale della raccolta sotto tutti i punti di vista.
La questione da lei sollevata è davvero ampia, importante e complessa: noi però ci impegneremo a trattare questo tema e cercare di sensibilizzare in prima istanza i giovani a riguardo e in secondo luogo il partito e l'amministrazione, sperando di poter raccogliere buoni frutti.
Ancora grazie per la sua partecipazione e speriamo di poter nuovamente ricevere una sua mail e di poter con lei ulteriormente discutere.

Giovani Democratici Carrara.

Per inviarci contributi, domande, richieste: carraragd@gmail.com

martedì 9 aprile 2013

UNA NUOVA AVVENTURA PER I GD CARRARA

Con estremo orgoglio annuncio la nostra ultima creazione: AGORÁ-Il blog dei Giovani Democratici Carrara. Quest’idea nasce dalla necessità di creare uno spazio di DISCUSSIONE E DI CONFRONTO, un luogo virtuale in cui esprimersi: riteniamo che uno dei più importanti ruoli di una giovanile sia proprio proporre nuovi punti di vista e un nuovo approccio alla politica e, per fare questo, avere il contributo di tutti diventa fondamentale; RITROVARE E RISTIMOLARE LA PARTECIPAZIONE, ECCO IL GRANDE OBIETTIVO DI QUESTO SPAZIO WEB. Devo rivolgere un ringraziamento speciale a Michele Vanolli, membro della mia segreteria e ideatore del progetto, che si è speso moltissimo per questa causa e che assumerà l’impegno di gestire questo nuovo blog le cui regole di partecipazione sono semplicissime: inviate i vostri scritti al nostro indirizzo mail carraragd@gmail.com mantenendo toni civili e attenendovi al tema politico. Per la precisione i vostri elaborati potranno riguardare la politica internazionale, nazionale e locale e potrete esprimere qualsiasi punto di vista che noi pubblicheremo a vostro nome, sempre che all’interno del testo non vi siano attacchi frontali e offese ad altre persone e che non vi siano espressioni forti o semplicemente troppo colorite. Concludo con una breve riflessione. Il momento storico che stiamo attraversando è estremamente delicato poiché è, a tutti gli effetti, un momento di grande transizione per il nostro paese e per la nostra politica: noi GD siamo consci di ciò e siamo certi che sia proprio questo il momento in cui diviene necessario proporre nuove idee e un nuovo metodo di lavoro capace di scacciare dall’Italia il pericolo di derive populiste o ancora peggiori. NOI GD VOGLIAMO PORCI COME SIMBOLO DI QUESTO NECESSARIO CAMBIAMENTO, cercando di riavvicinare la politica ad una società ormai annoiata e quasi spaventata dalla politica stessa: per noi LA POLITICA È passione, è il lavoro costante per costruire un domani davvero diverso, è una parte fondamentale della vita di tutti i cittadini (anche di quelli che meno si interessano ad essa); al contempo, per noi, LA POLITICA NON È una professione, non è quel “tanto brutto” che abbiamo visto per troppo tempo e che continuiamo spesso a vedere, non è un qualcosa da cui fuggire, ma È UN QUALCOSA A CUI TUTTI DEVONO RICOMINCIARE A CREDERE. Dobbiamo ritrovare efficaci canali di comunicazione; dobbiamo fare si che il nostro partito torni in mezzo alla gente e che, soprattutto, torni a “parlare al cuore” degli italiani; dobbiamo smettere di aver paura di chi racconta favole o inneggia guerre perché gli italiani meritano di più e noi possiamo essere davvero l’emblema di quel domani necessario. Noi GD, come si può intuire, non amiamo urlare e offendere: preferiamo cambiare davvero questa politica e vogliamo farlo con tutti voi, con la vostra PARTECIPAZIONE. Nella speranza che questo blog possa essere altamente partecipato e rivolgendo un abbraccio speciale a tutti i ragazzi che con me condividono ogni giorno questa fantastica esperienza nella giovanile, dedico a tutti le splendide parole di un cantautore eccezionale: “ Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come l'uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza con addosso l'entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà. La libertà non è star sopra un albero non è neanche un gesto o un'invenzione
la libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione.” (La libertà, G. Gaber, 1972).
Ricordate sempre il nostro motto: “ AVANTI!INSIEME”.
Il segretario GD Carrara, Mario Taurino.