Dopo una settimana di intenso lavoro, con grande
soddisfazione, posso fare qualche considerazione sulla prima parte del giro dei
circoli PD del nostro comune, dedicato al tema dei Consigli dei Cittadini e
delle Cittadine.
Riepilogando brevemente, il percorso, che è partito Martedì 14 Gennaio a Marina alla presenza di iscritti (e non) dei circoli di Marina Est e di Marina Ovest, è proseguito, Mercoledì 15, nel circolo di Avenza Ovest e, Giovedì 16, in quello di Avenza storica e si è concluso con l’incontro a Bonascola, di Venerdì 17, con i circoli di Fossola, Bonascola e Nazzano. Mancano ancora all’appello Carrara centro e Paesi a Monte, ma entro la prossima settimana avrò e avremo il piacere di andare anche lì.
Questa piccola “avventura” ha visto non solo la mia presenza ma anche quella del Segretario Pier Paolo Delia e quella di Andrea Zanetti, protagonista assoluto nella fase di nascita e di lancio del processo partecipativo che ha portato al regolamento dei nuovi Consigli; un ringraziamento particolare va anche a Roberta Crudeli e Simonetta Corsi, consiglieri comunali PD, che hanno dato un contributo costante.
Riepilogando brevemente, il percorso, che è partito Martedì 14 Gennaio a Marina alla presenza di iscritti (e non) dei circoli di Marina Est e di Marina Ovest, è proseguito, Mercoledì 15, nel circolo di Avenza Ovest e, Giovedì 16, in quello di Avenza storica e si è concluso con l’incontro a Bonascola, di Venerdì 17, con i circoli di Fossola, Bonascola e Nazzano. Mancano ancora all’appello Carrara centro e Paesi a Monte, ma entro la prossima settimana avrò e avremo il piacere di andare anche lì.
Questa piccola “avventura” ha visto non solo la mia presenza ma anche quella del Segretario Pier Paolo Delia e quella di Andrea Zanetti, protagonista assoluto nella fase di nascita e di lancio del processo partecipativo che ha portato al regolamento dei nuovi Consigli; un ringraziamento particolare va anche a Roberta Crudeli e Simonetta Corsi, consiglieri comunali PD, che hanno dato un contributo costante.
Adesso è necessario capire due cose: cosa saranno, anzi cosa
vogliono essere, questi nuovi Consigli e perché abbiamo, come Segreteria comunale,
deciso di affrontare il giro di tutti i nostri circoli.
I Consigli dei cittadini e delle cittadine nascono da un
processo partecipativo del 2011, avviato dall’amministrazione comunale sulla
base della legge regionale Fragai sulla partecipazione. La prima fase di tale
processo è stata caratterizzata da un grande lavoro da parte
dell’amministrazione che ha stilato dei criteri di lavoro per indirizzare la
discussione sulla costituzione dei nuovi organi che avrebbero dovuto sostituire
le vecchie Circoscrizioni, abolite dalla Finanziaria 2010. La seconda fase,
invece, è stata quella più intensa e profonda poiché ha visto la costituzione
di una giuria di cittadini che è stata chiamata a discutere sul tema: tale
giuria, scelta con un metodo completamente casuale, era composta da 50 persone
(con una commistione di giovani, anziani, donne, lavoratori e lavoratrici etc…)
e io ho avuto il piacere e la fortuna di farne parte.
Chiarisco subito un concetto: il metodo casuale utilizzato per la scelta dei membri è stato il valore aggiunto di questo progetto perché ha dato la possibilità di creare un confronto a 360° capace, attraverso una discussione tra persone di età e di idee completamente diverse, di affrontare i problemi e le tematiche in maniera completa; dico questo perché risulta essere necessario per capire quanto quella discussione sia stata complicata ma anche quanto sia stato straordinario il lavoro di sintesi che è stato svolto: un lavoro che, poi, si è tradotto in un documento di raccomandazioni che è stato, a sua volta, la base del regolamento che oggi possiamo consultare e che disciplina in toto i Consigli.
Senza scendere nei tecnicismi del regolamento (che allego qui, mettendolo a disposizione di tutti http://freedomcomescheap.files.wordpress.com/2014/01/regolamento-consiglio-cittadini.pdf) vorrei sottolineare i valori che sono emersi dal lavoro della giuria, i quali devono essere il fondamento intangibile dei futuri consigli e devono essere una vera e propria scuola per noi, uomini e donne di partito:
Chiarisco subito un concetto: il metodo casuale utilizzato per la scelta dei membri è stato il valore aggiunto di questo progetto perché ha dato la possibilità di creare un confronto a 360° capace, attraverso una discussione tra persone di età e di idee completamente diverse, di affrontare i problemi e le tematiche in maniera completa; dico questo perché risulta essere necessario per capire quanto quella discussione sia stata complicata ma anche quanto sia stato straordinario il lavoro di sintesi che è stato svolto: un lavoro che, poi, si è tradotto in un documento di raccomandazioni che è stato, a sua volta, la base del regolamento che oggi possiamo consultare e che disciplina in toto i Consigli.
Senza scendere nei tecnicismi del regolamento (che allego qui, mettendolo a disposizione di tutti http://freedomcomescheap.files.wordpress.com/2014/01/regolamento-consiglio-cittadini.pdf) vorrei sottolineare i valori che sono emersi dal lavoro della giuria, i quali devono essere il fondamento intangibile dei futuri consigli e devono essere una vera e propria scuola per noi, uomini e donne di partito:
-
Il valore
del decentramento. La giuria ha
discusso sulla necessità di non perdere queste realtà micro-locali, perché è
emerso, più e più volte, un problema evidente e paradossale: anche in un comune
di ridotte dimensioni come il nostro lo scollamento tra amministrazione e
cittadini era ed è forte e le vecchie Circoscrizioni ( anche se fortemente
criticate e dopo vedremo il perché) rappresentavano, per i cittadini, l’ultimo
baluardo per mantenere un rapporto diretto con Sindaco, Giunta e Consiglio.
Questa necessità si è tradotta nel mantenimento delle cinque vecchie
delimitazioni territoriali anche per i nuovi consigli;
-
Necessità
di superare i limiti della rappresentanza partitica. E’ forse questo il
concetto politico più importante che noi del partito dobbiamo prendere in
considerazione: il processo partecipativo, creato dal PD a livello regionale e
portato sempre dal PD a livello comunale, è la dimostrazione perfetta del fatto
che il partito debba superare i propri limiti, quei limiti, creatisi nel tempo,
che hanno leso l’immagine della politica. Questo malessere, sottolineato molte
volte dai cittadini (e non solo nella giuria popolare in questione) ha portato
anche a riconoscere i limiti delle vecchie Circoscrizioni, definite una
riproduzione in miniatura del consiglio comunale e della logica delle liste: i
nuovi consigli devono e vogliono essere qualcosa di più, qualcosa di diverso,
qualcosa di nuovo su cui investire e su cui credere; devono essere l’opportunità
per la politica di recuperare credibilità e il valore del confronto politico
reale e disinteressato;
-
Valore
volontario della partecipazione ai consigli. Oltre ad un fatto squisitamente normativo per
cui l’attività interna ai consigli non potrà essere remunerata, la giuria
motiva perfettamente la scelta di sottolineare il valore volontario: esso è il
modo migliore per dimostrare che l’azione sia davvero finalizzata al bene del
territorio e non al mantenimento dei propri interessi e, soprattutto, con esso
si vuole recuperare quel senso civico che la politica ha smarrito nel proprio
percorso;
-
Valore
dell’informazione, dell’ascolto e del coinvolgimento. Attraverso questo
percorso partecipativo la giuria ha voluto esprimere un concetto chiaro: queste
parole usate e abusate, troppo spesso vuote, devono trovare sostanza e
concretezza attraverso i consigli. I cittadini vogliono tornare a essere
protagonisti e l’amministrazione, che ha lavorato moltissimo per questo
progetto, avrà il compito arduo di dare atto a questa volontà.
La giuria, inoltre, ribadisce che il coinvolgimento debba riguardare soprattutto le categorie più “deboli”, come giovani, donne, anziani e migranti.
La giuria, inoltre, ribadisce che il coinvolgimento debba riguardare soprattutto le categorie più “deboli”, come giovani, donne, anziani e migranti.
Su questo ultimo punto una nota di merito
va ai nostri amministratori che sono stati capaci di tradurre alla perfezione
il tutto all’interno del regolamento: l’elettorato attivo vede coinvolti
ragazzi che abbiano compiuto i 16 anni e anche gli extracomunitari con
determinati requisiti di residenza; ancora, nell’elezione del Presidente
(svolta dai membri del consiglio), in caso di pareggio, prevarrà il nome del
candidato più giovane. Infine, un grande merito alla Commissione Pari
Opportunità che è riuscita a immettere nel regolamento l’importanza del ruolo
della donna: in primis, mutando il
nome dei Consigli dei cittadini in Consigli dei cittadini e delle cittadine e,
in seconda, istanza, inserendo la doppia preferenza uomo- donna.
Mi soffermo per un momento sui meriti dell’amministrazione, anzi sui doppi meriti di essa: il primo è sicuramente quello di aver avviato questo processo e di averci creduto, mettendo in mano direttamente ai cittadini la decisione riguardante il post circoscrizioni; il secondo è il lavoro svolto successivamente rispetto alle raccomandazioni della giuria: un lavoro di sintesi e di razionalizzazione che è stato capace di immettere tutti i valori e tutti i cardini espressi dai cittadini all’interno del regolamento.
Mi soffermo per un momento sui meriti dell’amministrazione, anzi sui doppi meriti di essa: il primo è sicuramente quello di aver avviato questo processo e di averci creduto, mettendo in mano direttamente ai cittadini la decisione riguardante il post circoscrizioni; il secondo è il lavoro svolto successivamente rispetto alle raccomandazioni della giuria: un lavoro di sintesi e di razionalizzazione che è stato capace di immettere tutti i valori e tutti i cardini espressi dai cittadini all’interno del regolamento.
Veniamo
all’ultimo punto: perché un giro all’interno dei nostri circoli?
Come segreteria abbiamo avvertito da subito
la necessità di renderci strumento, mezzo di diffusione e di sensibilizzazione
riguardo al tema per una serie di motivi: il primo è il fatto che, essendo
padri del processo partecipativo, abbiamo capito da subito l’importanza di
esso; il secondo è che crediamo fermamente che questo possa essere il migliore
dei modi possibili per ridare voce al cittadino, senza scadere nel dilagante
populismo che sta affossando i valori reali della politica, del confronto e
dell’elaborazione.
La Segreteria ha voluto iniziare il proprio
percorso di sensibilizzazione all’interno dei circoli perché riteniamo che la
vera forza del nostro partito sia la presenza di circoli sull’intero territorio
comunale: di conseguenza, riteniamo necessario che lo straordinario e costante
lavoro svolto da essi debba ottenere giusto spazio e risalto all’interno dei consigli.
Per chi ama o, meglio, si riduce solo a criticarci, rispondo e rispondiamo che questo non vuole essere l’ennesimo tentativo di confermare gruppetti di potere o piantare bandierine, ma vuole essere un metodo totalmente nuovo di far nascere candidature rispetto a un progetto nuovissimo e innovativo che sosteniamo con forza da sempre.
Per chi ama o, meglio, si riduce solo a criticarci, rispondo e rispondiamo che questo non vuole essere l’ennesimo tentativo di confermare gruppetti di potere o piantare bandierine, ma vuole essere un metodo totalmente nuovo di far nascere candidature rispetto a un progetto nuovissimo e innovativo che sosteniamo con forza da sempre.
La segreteria spera vivamente che questo
giro all’interno dei circoli riesca a far comprendere i valori e le motivazioni
che stanno dietro ai consigli per arrivare a candidature spontanee dei nostri
militanti o simpatizzanti (ma anche di tutti gli altri cittadini) che vogliono
esprimere la loro necessità di politica in luoghi che dovranno essere centri di
politica pura: a ciò aggiungo che siamo certi che coloro che vorranno spingersi
all’interno di questa "avventura", dopo l’esperienza di circolo che hanno sempre
vissuto, saranno capaci di dire la loro e riusciranno a confrontarsi su
contenuti reali, magari riuscendo a mettere a tacere grida e lamenti che non
hanno, troppo spesso, né capo né coda.
Il PD di Carrara vuole rendersi strumento
dei militanti e dei cittadini tutti in questa fase e promettiamo che faremo il
possibile perché il primo grande risultato del 23 Marzo sia un elevato tasso di
partecipazione al voto: questo dimostrerà, realmente, quanto i carraresi amino
la loro città.
Non abbiamo e
non avremo paura di confrontarci con tutti su questo tema, dai cittadini alle
associazioni, per arrivare a tutte le altre forze politiche e sono fiero che il
nostro partito abbia scelto di farsi così tanto carico di tale splendida
tematica.
CARRARA
PUO’ RINASCERE SOLO GRAZIE AL LAVORO DEI CARRARESI ….
Mario
Taurino
Segretario dei GD Carrara e membro della Segreteria
comunale PD Carrara.