sabato 18 gennaio 2014

CONSIGLI DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE NEI CIRCOLI DEL PD CARRARA: INTERVENTO DI MARIO TAURINO

Dopo una settimana di intenso lavoro, con grande soddisfazione, posso fare qualche considerazione sulla prima parte del giro dei circoli PD del nostro comune, dedicato al tema dei Consigli dei Cittadini e delle Cittadine.
Riepilogando brevemente, il percorso, che è partito Martedì 14 Gennaio a Marina alla presenza di iscritti (e non) dei circoli di Marina Est e di Marina Ovest, è proseguito, Mercoledì 15, nel circolo di Avenza Ovest e, Giovedì 16, in quello di Avenza storica e si è concluso con l’incontro a Bonascola, di Venerdì 17, con i circoli di Fossola, Bonascola e Nazzano. Mancano ancora all’appello Carrara centro e Paesi a Monte, ma entro la prossima settimana avrò e avremo il piacere di andare anche lì.
Questa piccola “avventura” ha visto non solo la mia presenza ma anche quella del Segretario Pier Paolo Delia e quella di Andrea Zanetti, protagonista assoluto nella fase di nascita e di lancio del processo partecipativo che ha portato al regolamento dei nuovi Consigli; un ringraziamento particolare va anche a Roberta Crudeli e Simonetta Corsi, consiglieri comunali PD, che hanno dato un contributo costante.
Adesso è necessario capire due cose: cosa saranno, anzi cosa vogliono essere, questi nuovi Consigli e perché abbiamo, come Segreteria comunale, deciso di affrontare il giro di tutti i nostri circoli.
I Consigli dei cittadini e delle cittadine nascono da un processo partecipativo del 2011, avviato dall’amministrazione comunale sulla base della legge regionale Fragai sulla partecipazione. La prima fase di tale processo è stata caratterizzata da un grande lavoro da parte dell’amministrazione che ha stilato dei criteri di lavoro per indirizzare la discussione sulla costituzione dei nuovi organi che avrebbero dovuto sostituire le vecchie Circoscrizioni, abolite dalla Finanziaria 2010. La seconda fase, invece, è stata quella più intensa e profonda poiché ha visto la costituzione di una giuria di cittadini che è stata chiamata a discutere sul tema: tale giuria, scelta con un metodo completamente casuale, era composta da 50 persone (con una commistione di giovani, anziani, donne, lavoratori e lavoratrici etc…) e io ho avuto il piacere e la fortuna di farne parte.
Chiarisco subito un concetto: il metodo casuale utilizzato per la scelta dei membri è stato il valore aggiunto di questo progetto perché ha dato la possibilità di creare un confronto a 360° capace, attraverso una discussione tra persone di età e di idee completamente diverse, di affrontare i problemi e le tematiche in maniera completa; dico questo perché risulta essere necessario per capire quanto quella discussione sia stata complicata ma anche quanto sia stato straordinario il lavoro di sintesi che è stato svolto: un lavoro che, poi, si è tradotto in un documento di raccomandazioni che è stato, a sua volta, la base del regolamento che oggi possiamo consultare e che disciplina in toto i Consigli.
Senza scendere nei tecnicismi del regolamento (che allego qui, mettendolo a disposizione di tutti http://freedomcomescheap.files.wordpress.com/2014/01/regolamento-consiglio-cittadini.pdf) vorrei sottolineare i valori che sono emersi dal lavoro della giuria, i quali devono essere il fondamento intangibile dei futuri consigli e devono essere una vera e propria scuola per noi, uomini e donne di partito:

-          Il valore del decentramento.  La giuria ha discusso sulla necessità di non perdere queste realtà micro-locali, perché è emerso, più e più volte, un problema evidente e paradossale: anche in un comune di ridotte dimensioni come il nostro lo scollamento tra amministrazione e cittadini era ed è forte e le vecchie Circoscrizioni ( anche se fortemente criticate e dopo vedremo il perché) rappresentavano, per i cittadini, l’ultimo baluardo per mantenere un rapporto diretto con Sindaco, Giunta e Consiglio. Questa necessità si è tradotta nel mantenimento delle cinque vecchie delimitazioni territoriali anche per i nuovi consigli;

-          Necessità di superare i limiti della rappresentanza partitica. E’ forse questo il concetto politico più importante che noi del partito dobbiamo prendere in considerazione: il processo partecipativo, creato dal PD a livello regionale e portato sempre dal PD a livello comunale, è la dimostrazione perfetta del fatto che il partito debba superare i propri limiti, quei limiti, creatisi nel tempo, che hanno leso l’immagine della politica. Questo malessere, sottolineato molte volte dai cittadini (e non solo nella giuria popolare in questione) ha portato anche a riconoscere i limiti delle vecchie Circoscrizioni, definite una riproduzione in miniatura del consiglio comunale e della logica delle liste: i nuovi consigli devono e vogliono essere qualcosa di più, qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo su cui investire e su cui credere; devono essere l’opportunità per la politica di recuperare credibilità e il valore del confronto politico reale e disinteressato;

-          Valore volontario della partecipazione ai consigli.  Oltre ad un fatto squisitamente normativo per cui l’attività interna ai consigli non potrà essere remunerata, la giuria motiva perfettamente la scelta di sottolineare il valore volontario: esso è il modo migliore per dimostrare che l’azione sia davvero finalizzata al bene del territorio e non al mantenimento dei propri interessi e, soprattutto, con esso si vuole recuperare quel senso civico che la politica ha smarrito nel proprio percorso;

-          Valore dell’informazione, dell’ascolto e del coinvolgimento. Attraverso questo percorso partecipativo la giuria ha voluto esprimere un concetto chiaro: queste parole usate e abusate, troppo spesso vuote, devono trovare sostanza e concretezza attraverso i consigli. I cittadini vogliono tornare a essere protagonisti e l’amministrazione, che ha lavorato moltissimo per questo progetto, avrà il compito arduo di dare atto a questa volontà.
La giuria, inoltre, ribadisce che il coinvolgimento debba riguardare soprattutto le categorie più “deboli”, come giovani, donne, anziani e migranti.

Su questo ultimo punto una nota di merito va ai nostri amministratori che sono stati capaci di tradurre alla perfezione il tutto all’interno del regolamento: l’elettorato attivo vede coinvolti ragazzi che abbiano compiuto i 16 anni e anche gli extracomunitari con determinati requisiti di residenza; ancora, nell’elezione del Presidente (svolta dai membri del consiglio), in caso di pareggio, prevarrà il nome del candidato più giovane. Infine, un grande merito alla Commissione Pari Opportunità che è riuscita a immettere nel regolamento l’importanza del ruolo della donna: in primis, mutando il nome dei Consigli dei cittadini in Consigli dei cittadini e delle cittadine e, in seconda, istanza, inserendo la doppia preferenza uomo- donna.
Mi soffermo per un momento sui meriti dell’amministrazione, anzi sui doppi meriti di essa: il primo è sicuramente quello di aver avviato questo processo e di averci creduto, mettendo in mano direttamente ai cittadini la decisione riguardante il post circoscrizioni; il secondo è il lavoro svolto successivamente rispetto alle raccomandazioni della giuria: un lavoro di sintesi e di razionalizzazione che è stato capace di immettere tutti i valori e tutti i cardini espressi dai cittadini all’interno del regolamento.

Veniamo all’ultimo punto: perché un giro all’interno dei nostri circoli?
Come segreteria abbiamo avvertito da subito la necessità di renderci strumento, mezzo di diffusione e di sensibilizzazione riguardo al tema per una serie di motivi: il primo è il fatto che, essendo padri del processo partecipativo, abbiamo capito da subito l’importanza di esso; il secondo è che crediamo fermamente che questo possa essere il migliore dei modi possibili per ridare voce al cittadino, senza scadere nel dilagante populismo che sta affossando i valori reali della politica, del confronto e dell’elaborazione.
La Segreteria ha voluto iniziare il proprio percorso di sensibilizzazione all’interno dei circoli perché riteniamo che la vera forza del nostro partito sia la presenza di circoli sull’intero territorio comunale: di conseguenza, riteniamo necessario che lo straordinario e costante lavoro svolto da essi debba ottenere giusto spazio e risalto all’interno dei consigli.
Per chi ama o, meglio, si riduce solo a criticarci, rispondo e rispondiamo che questo non vuole essere l’ennesimo tentativo di confermare gruppetti di potere o piantare bandierine, ma vuole essere un metodo totalmente nuovo di far nascere candidature rispetto a un progetto nuovissimo e innovativo che sosteniamo con forza da sempre.
La segreteria spera vivamente che questo giro all’interno dei circoli riesca a far comprendere i valori e le motivazioni che stanno dietro ai consigli per arrivare a candidature spontanee dei nostri militanti o simpatizzanti (ma anche di tutti gli altri cittadini) che vogliono esprimere la loro necessità di politica in luoghi che dovranno essere centri di politica pura: a ciò aggiungo che siamo certi che coloro che vorranno spingersi all’interno di questa "avventura", dopo l’esperienza di circolo che hanno sempre vissuto, saranno capaci di dire la loro e riusciranno a confrontarsi su contenuti reali, magari riuscendo a mettere a tacere grida e lamenti che non hanno, troppo spesso, né capo né coda.

Il PD di Carrara vuole rendersi strumento dei militanti e dei cittadini tutti in questa fase e promettiamo che faremo il possibile perché il primo grande risultato del 23 Marzo sia un elevato tasso di partecipazione al voto: questo dimostrerà, realmente, quanto i carraresi amino la loro città.
Non abbiamo e non avremo paura di confrontarci con tutti su questo tema, dai cittadini alle associazioni, per arrivare a tutte le altre forze politiche e sono fiero che il nostro partito abbia scelto di farsi così tanto carico di tale splendida tematica.

CARRARA PUO’ RINASCERE SOLO GRAZIE AL LAVORO DEI CARRARESI ….


Mario Taurino
Segretario dei GD Carrara e membro della Segreteria comunale PD Carrara.

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