DIREZIONE PARTITO
DEMOCRATICO CARRARA 17 NOVEMBRE 2014
DOCUMENTO GD CARRARA
La
situazione che sta vivendo il nostro territorio a seguito dell’alluvione dello
scorso 5 novembre si inserisce tra quelle più devastanti e drammatiche mai
vissute.
Il dramma
è quello di migliaia di cittadini, che hanno visto perduta la propria
abitazione, la propria attività commerciale, la propria azienda. Non è
esagerato dire che molti di essi non hanno più nulla e, cosa ancor più grave,
non hanno più la forza ne’ molto spesso la possibilità economica di poter
ricominciare.
Il
dramma è quello di una città che, in una situazione economica già molto
critica, ha subito danni per milioni di euro e dovrà fare necessariamente i
conti per molti anni con gli effetti che una catastrofe di questo tipo avrà
nell’economia cittadina.
Il
dramma è quello di migliaia di persone senza più punti di riferimento,
distrutti, che non esitano legittimamente a esternare la propria rabbia e
desolazione nelle modalità più diverse.
Il
disastro del 5 novembre sta acuendo le tensioni già presenti da tempo nel
nostro territorio e i sentimenti di scontento verso la classe politica che
amministra la città.
Tali
sentimenti sono assolutamente giustificabili, sempre che non sfocino in atti
violenti come quelli che hanno coinvolto il Sindaco di Carrara, che sono da
condannare nel modo più netto e assoluto.
La
situazione è critica anche da un punto di vista politico, quindi.
E’
evidente come le responsabilità tecniche e penali dovranno essere accertate
nelle sedi opportune, ed in questo tipo di valutazioni non possiamo entrare.
Altrettanto
evidente, però, è la responsabilità politica per quanto accaduto, che non può
che ricadere su chi amministra il territorio: il sindaco, in primis, che per legge è il “responsabile dell’amministrazione
del comune”. Ma, insieme al sindaco, le altre istituzioni che governano la
città, ciascuna con le proprie competenze: giunta e consiglio comunale; così
come le istituzioni provinciali che hanno rappresentato e rappresentano la
nostra provincia.
Questi
organi devono per primi assumersi la responsabilità di quanto accaduto, senza
esitazione alcuna.
Le
istituzioni, però, non sono strutture vuote ed impersonali ma sono ovviamente
composte da uomini e donne che, nella maggior parte dei casi, sono inseriti
all’interno di partiti.
E il
Partito Democratico di questi partiti è sicuramente il più rappresentato ed il
più radicato sul territorio e pertanto non può sottrarsi dal riconoscere le
proprie responsabilità su quanto accaduto.
Una
presenza ormai pluridecennale nelle istituzioni e, quel che più conta, nel
governo della città non possono non essere considerati e non possono non
comportare un’assunzione di responsabilità massima.
E’
evidente come il Partito Democratico di Carrara abbia subito nei giorni
post-alluvione una forte perdita di credibilità, che, se già era fortemente
compromessa, adesso sta toccando punti bassissimi.
Tutti
noi possiamo confermare come i cittadini in questi giorni abbiano visto nel Partito
Democratico, al pari del Sindaco, il nemico principale e il responsabile
massimo della tragedia avvenuta.
Tutti
noi del Partito Democratico non possiamo e non dobbiamo con arroganza ricondurre
questo scontento e questa rabbia ad una semplice strumentalizzazione da parte
delle opposizioni.
Tutti
noi del Partito Democratico non possiamo e non dobbiamo con arroganza non voler
riconoscere la nostra responsabilità, liquidandola come una responsabilità
tecnica o comunque come una responsabilità politica “leggera”.
Noi
del Partito Democratico dobbiamo riconoscere che una presenza così forte e
costante nelle istituzioni e nel territorio, che da anni deteniamo senza
concorrenza alcuna, comportano l’onere di assumersi la massima responsabilità
per quanto accaduto.
Tale
punto è, per noi Giovani Democratici di Carrara, imprescindibile.
Altrettanto
imprescindibile, anche per dare un senso ed una credibilità ad una tale assunzione
di responsabilità politica, è un rapido e deciso cambio di marcia all’interno
del nostro partito.
Le
prossime settimane saranno decisive per provare a riportare una qualche
credibilità alla politica e quindi al Partito Democratico, che rappresenta
quasi interamente la politica carrarese.
Il
Partito Democratico dovrà, quindi, dare un senso di cambiamento immediato allo status quo, anzitutto impostando una
linea di vero rinnovamento, e non di mantenimento della situazione esistente
che, come ormai è evidente, è fallimentare e invisa sempre di più ai cittadini
(unici punti di riferimento che dobbiamo sempre avere ben presenti).
La
posizione del Partito Democratico rispetto a quanto accaduto dovrà riconoscere,
oltre ad una responsabilità politica massima, anche un fallimento ed un’inefficacia
della propria azione politica.
Tragedie
come quella del 5 novembre, imputabili solamente all’incompetenza umana, non
dovranno più ripetersi e per fare in modo che questo avvenga è necessario che
il Partito Democratico di Carrara cominci ad essere veramente il punto di
riferimento della politica, della buona politica, e non invece quello di
persone e metodi che con la politica non dovrebbero avere niente a che fare.
Perché
ciò avvenga è fondamentale che la discussione all’interno del Partito
Democratico sia sana e trasparente, che ogni livello e ogni organo di cui si
compone il nostro partito svolga il ruolo che è chiamato ad assumere e sia per
questo ascoltato dagli altri organi, senza presunzione alcuna, senza quell’arroganza
che, purtroppo, ormai è sotto gli occhi di tutti.
E’
per questo che noi Giovani Democratici di Carrara pretendiamo ora più di prima
che ci sia chiarezza all’interno del partito: chiarezza su quelle che sono le
linee politiche, chiarezza su quelli che sono i ruoli degli organi all’interno
del partito, chiarezza su quelle che sono le posizioni che tali organi
assumono.
Noi
Giovani Democratici di Carrara chiediamo, pertanto, una maggiore costanza e
programmazione nella convocazione di direzioni ed assemblee, unici luoghi che
devono essere deputati alla discussione interna al partito.
Chiediamo
che le decisioni prese nei vari organi di partito (segreterie, direzioni,
assemblee), ma anche le posizioni assunte negli incontri di maggioranza, siano conoscibili
da tutti gli iscritti, come è normale che sia, e che di ogni riunione di tali
organi venga redatto verbale.
Tutto
questo finalizzato a permettere al partito di adempiere al meglio il compito
che è chiamato a svolgere, all’insegna di principi di democraticità, pluralismo
e trasparenza.
E’
ovvio come l’azione politico-amministrativa sia il riflesso dell’assetto interno
del nostro partito e pertanto è solo con un nuovo sistema e con un vero
cambiamento che potremo essere credibili ed efficaci anche all’esterno, anche e
soprattutto nella gestione del governo della città.
Noi
Giovani Democratici di Carrara chiediamo altresì di definire immediatamente
quelle che sono le modalità di gestione della drammatica situazione
post-alluvione: si parla continuamente di “gestione dell’emergenza” ma
sinceramente non capiamo cosa questo possa voler dire, perché non si capisce
quali siano i tempi di questa emergenza. Non vorremmo – ma vogliamo credere che
non sia così – che questa sia solo una formula per mantenere lo status quo il più a lungo possibile,
sotto l’egida dell’emergenza.
Se
questa fosse la realtà (ma, ribadiamo, vogliamo credere che non sia così) saremmo
agli antipodi di quanto da noi ritenuto imprescindibile: un cambio di passo e
di sistema all’interno del partito e quindi di riflesso nell’amministrazione
della città.
Chiediamo
che la trasparenza interna al partito venga applicata ovviamente anche a tale
situazione contingente: vogliamo un costante aggiornamento e una discussione
vera sulla gestione dell’emergenza, una verifica puntuale sullo stato di
avanzamento dei lavori, soprattutto in termini di sicurezza per i cittadini.
Le
prossime settimane saranno decisive per tutti noi, ma non per mantenere ruoli e
posizioni raggiunte e che si vogliono difendere a tutti i costi da questa onda
di rabbia e protesta.
Saranno
decisive per tutti noi perché dall’impostazione politica che daremo dipenderà
il futuro del nostro partito e della nostra città.
Dovremo
dare un segnale forte, di vero cambiamento e di vero cambio di passo, perché
sennò l’unico segnale politico che potremmo dare saranno le dimissioni dei
nostri rappresentanti nelle istituzioni.
A
tal proposito noi Giovani Democratici di Carrara riteniamo che i nostri tre
assessori e l’intero gruppo consigliare dovranno essere pronti a rimettere il
proprio mandato, allorché nelle prossime settimane un decisivo ed evidente
cambio di passo non sia attuato.
Questa
sarà l’unica strada possibile.
Qualora
falliremo anche questa ultima occasione di rinnovamento vorrà dire che non
siamo in grado di governare la città e di ciò dovremo prenderne necessariamente
atto.
Noi
Giovani Democratici di Carrara vogliamo dare il nostro contributo per provare a
uscire da questa situazione drammatica per la città e la politica ma, nel caso
un vero cambiamento non dovesse attuarsi, noi non esiteremo a chiedere un passo
indietro da parte di amministratori e dirigenti del partito.
Dato
che noi Giovani Democratici di Carrara non possiamo certo essere accusati di
essere ladri e ne’ di essere incompetenti, in quanto mettiamo tutte le nostre
competenze al servizio della politica e del partito, nei limiti delle nostre
capacità e del nostro ruolo, resta solo un’altra accusa che non vorremmo
potesse esserci rivolta: quella di essere complici.
Noi
non saremo mai complici: noi proveremo a cambiare un partito, una politica e
un’amministrazione che non ci piacciono e lo faremo nel pieno rispetto delle
dinamiche interne al partito e sempre all’insegna della trasparenza e del
confronto.
Non
abbiamo mai difeso, non difendiamo e non difenderemo l’indifendibile.
Noi
non saremo mai complici del fallimento ma saremo protagonisti del cambiamento.
IL SEGRETARIO GD
CARRARA, SIRIO GENOVESI
I GIOVANI DEMOCRATICI
CARRARA