mercoledì 28 maggio 2014

ANALISI POST ELETTORALE DEL NOSTRO SEGRETARIO, MARIO TAURINO

Non posso che cominciare dicendo che questa è una grande vittoria, una vittoria storica di cui dobbiamo andare fieri, una vittoria senza precedenti, arrivata nel momento storico-politico più difficile per noi e per tutto il paese.
 Se, però, dovessi descriverla con poche parole, direi: “questo è, e deve essere, il punto di inizio. Un inizio nuovo”.
Parole strane, le mie, in questo clima di festa: si noti, però, che la mia non è mancanza di gioia o di soddisfazione,  bensì questo è il mio modo per mettere in atto quello che il nostro Segretario ha già ribadito con forza e freddezza: “dobbiamo lavorare da subito, più di prima”.
 Il Presidente ha ragione: questi numeri, che ci incoronano come la prima forza in assoluto in Italia, ci accollano anche una grandissima responsabilità e dovremo essere bravi nel non disattendere tali aspettative: dico questo in funzione della difficoltà economica in cui ancora versiamo, in relazione alla ancora accesa disaffezione verso la politica e verso le istituzioni  e soprattutto, affermo questo, perché adesso noi siamo lassù, soli “contro noi stessi” poiché, da oggi, saremo noi gli artefici del nostro destino: vinceremo se saremo bravi, perderemo se inizieremo a pensare che il 25 Maggio sia stato un punto di arrivo.
Ecco che, dunque, arrivo al punto iniziale: questo deve essere il nuovo, definitivo, inizio del Partito Democratico.
Dopo tale introduzione, andiamo ad analizzare i numeri partendo, ovviamente, dal dato europeo.
E’ in questo livello che abbiamo ottenuto la più grande vittoria: il 2014 iniziava con un PD che non aveva ancora ben chiaro che “cosa fare da grande” all’interno della cornice partitica europea; Febbraio ci regalava, invece, il momento dello storico ingresso di noi democratici nella famiglia dei socialisti europei; il 25 Maggio, incredibilmente, ci consacrava, addirittura come la maggiore delle forze socialiste europee: un risultato politico di alto spessore che non possiamo tralasciare. Come non possiamo tralasciare che l’Italia è il paese che ha registrato le percentuali più alte di affluenza. Tradotto in soldoni: siamo i più forti e anche i più legittimati.
Come già ampiamente ripetuto, quel 40,8%, oltre a inserirci di diritto nelle pagine dei libri di storia, ci mette sulle spalle la responsabilità  di quelle che saranno le sorti del PSE e cioè dell’unica forza che, attraverso il suo progressismo, può cambiare realmente i connotati dell’Unione.
Un PSE che, nonostante l’avanzare dell’antieuropeismo e del nazionalismo, chiude questa tornata elettorale con un 25,30% (in crescita rispetto al 2009) e a soli 3,06 punti dal PPE, ovviamente capitanato da Angela Merkel.
Renzi, ieri ha affermato con convinzione: “non andremo in Europa a barattare posti in commissione, ma dialogheremo con coloro che vorranno, come noi, un nuovo progetto comunitario”. Una frase non da poco del nostro Presidente che rispecchia in tutto e per tutto quello che abbiamo affermato con forza in questi mesi di campagna elettorale: andiamo in Europa come italiani e come socialisti e democratici per creare l’Unione del domani e per ridare il ruolo che il nostro paese merita nel contesto europeo. “Esatto segretario!” accontentarci di un commissario anziché di un altro non sarebbe nulla rispetto al grande sogno che tutti nutriamo, non sarebbe nulla di fronte alla “fame di una nuova Europa” che tutti gli italiani hanno dimostrato di avere, specie quel 40,8% che ha voluto fidarsi di noi.
In mezzo a tutto ciò, però, si inseriscono le note dolenti: la Francia, “patria europea” per antonomasia, sceglie il neo-fascismo per chiudersi a riccio entro un accanito nazionalismo, arrivando a bocciare sonoramente François Hollande, la socialdemocrazia e l’Unione stessa; l’Inghilterra ribadisce, con quel 27,49% agli indipendentisti, che in Europa ci vuole rimanere a certe condizioni e che comunque di spirito europeo non ne vogliono sentire parlare: meglio parlare di Commonwealth e atlantismo… come sempre!; il 24% degli irlandesi hanno deciso di andare contro l’Europa e, in generale, lo spirito antieuropeo continua ad avanzare.
Ecco! E’ proprio questa la riflessione che dobbiamo fare noi italiani e, nello specifico, noi democratici e socialisti: il 25 Maggio, come detto, ci deve rendere consci sia delle responsabilità che avremo nei confronti degli italiani e dei concittadini europei sia della grande battaglia politica che ci aspetta. Una battaglia che non vedrà dall’altra parte un comico senza arte né parte, ma convinti antieuropeisti che, pur avendo sulle spalle storie diverse, trovano nel progetto di disgregazione della “morsa europea” e nella fine dell’ “incubo monetario”, il loro minimo comune denominatore.
Noi sappiamo che non è questo il futuro che ci aspetta e, ora, dobbiamo lavorare per far capire che l’alternativa all’Europa dell’austerità è l’Europa stessa, un’Europa diversa, nuova, un’Europa di diritti e di lavoro, un’Europa che saprà essere madre e, al contempo, giudice equo delle politiche nazionali.
Non sarà facile, ma ce la faremo.

Voglio tralasciare il dato nazionale, dicendo solo che la vittoria è netta ma anche qui vale il discorso precedente:  tutto dipenderà da noi, nel bene e nel male, e ciò non è un fattore sottovalutabile.
Riporto, ancora, le parole del Segretario: “questo è un voto sull’Italia e non su di me.” E questo dice tutto.

Arriviamo ai dati locali, nello specifico di Carrara, e l’analisi merita qualche approfondimento in più.
Anche sul nostro comune, quel 48,79% ha un carattere di maestosità e questo è innegabile. Ma, anche in tal caso, vorrei far valere la regola dell’ “adesso lavoriamo di più e meglio”.
Dico questo facendo un’analisi comparata che parte da lontano, con precisione dalle comunali del 2012.
In quella tornata avevamo registrato un 27,16% con un totale di 8134 voti.
Arriviamo, poi, alle nazionali dello scorso anno e la percentuale diventa del 30,41% (con 11238 voti) alla Camera e del 32,45% al Senato (con 11165 voti). C’è però un cambiamento rispetto alle comunali e l’elemento di differenza si chiama Movimento 5 Stelle.
Quest’ultimo, infatti, nelle comunali registrò un 11,09% (con 3320 voti) mentre alle nazionali del 2013 i dati schizzarono al 31,5% (con 11640 voti) alla Camera e al 30% (con 10322 voti) al Senato.
Il M5S diventava, analizzando i soli dati della Camera, il primo partito della città.
E non credo fosse un caso che il dato esorbitante si fosse registrato per le votazioni di quel ramo del Parlamento per cui si vota dai 18 anni (per il Senato, come sapete, dai 25): andando, inoltre, più nello specifico si può affermare anche che l’elettorato più giovane scelse la protesta, o meglio, non scelse quello che, forse, identificavano come “vecchia politica”, tra cui il PD.
I dati di quest’anno, ovviamente, descrivono una situazione ben diversa in cui noi registriamo la cifra record del 48,79% e i 5 Stelle si fermano a poco meno del 25%. Ma anche qui un appunto va fatto: per quanto le nostre percentuali siano nettamente superiori, bisogna contare che in questa tornata hanno scelto PD (anzi PSE) anche socialisti italiani ed esponenti di alcune liste civiche che, generalmente, nelle elezioni comunali compongono la maggioranza; proprio per questo (riferendoci al 2012 il solo PSI, per esempio, raccolse il 14,47%) il 25% del 5 Stelle deve essere elemento non di paura, ma di riflessione. Una riflessione per migliorarci, perché non vi è limite al meglio.
La strada è lunga e un dato eclatante come quello del 25 Maggio ci rende, ancora una volta di più, i protagonisti assoluti della vita politica cittadina e questo, senza ombra di dubbio, è un bene.
Ecco che, però, si torna al punto iniziale: maggiori responsabilità, maggiore necessità di lavorare e il tutto, dando uno sguardo a quel cambiamento che abbiamo visto essere in grado di ripagare in termini elettorali  su tutto il territorio nazionale.
Insomma, dobbiamo rimboccarci le maniche perché siamo noi, adesso, gli artefici del nostro futuro e, dunque, del futuro di Carrara.
Per questo motivo, noi giovani saremo pronti a essere ancora più attivi e presenti per rafforzare il PD di oggi e per creare le basi solide del PD di domani, quel PD del futuro che la gente ci ha chiesto di costruire col voto di domenica scorsa.
Un ultimo spunto di analisi va alle preferenze e qui il paragone è tra le Comunali 2012 e le europee 2014.
Io credo che, in questo caso, il dato sia positivo: dei 12988 voti registrati in questa tornata, le preferenze totali sono state “soltanto” 6420, cioè il 49,43%; alle comunali di due anni fa, invece, degli 8134 voti del PD le preferenze furono 7008  e cioè l’ 86,16%. Definisco il dato come positivo per il fatto che si è tornati a votare il simbolo, il Partito Democratico nella sua essenza e nella sua visione d’insieme: questo è un bene, che dimostra come la nostra forza sia racchiusa lì e non nei singoli, che dimostra che prima di tutto esista un tutto organico composto, al suo interno, da grandi personalità.
Era questo l’obiettivo di Renzi: niente nomi, solo il simbolo perché “qui si sceglie il PD per un’Europa socialista e democratica”.
Ovviamente, a livello comunale la situazione è genericamente diversa e, forse, nemmeno paragonabile ma anche questo è un dato e, come tale, va analizzato. Fortunatamente, anche se i dati delle comunali sono quelli sopra citati, anche localmente abbiamo esponenti che trovano nel partito la loro casa e negli organi interni un momento di confronto e discussione. Ribadisco, però, che un ritorno alla forza del simbolo ha un valore storico e politico che, da buoni democratici e progressisti, non possiamo tralasciare.

Chiudo dicendo soltanto una cosa: rimbocchiamoci le maniche, lavoriamo ancora di più e meglio di prima. Adesso è il momento di dimostrare,  questo è il momento di far capire che tutta quella fiducia la meritiamo davvero e  che potremmo averne ancora di più.
La vera vittoria sarà quella: quella che sapremo costruire, giorno per giorno, davanti agli occhi dei cittadini, la vera vittoria consisterà nel raggiungere gli obiettivi che ci porremo.
Noi possiamo farcela e sono certo che così facendo, nonostante il flebile ultimo grido di battaglia di Grillo, non saremo vittima del dissanguamento, ma fautori nel nuovo corso.

Nello stile “social network”, dunque, saluto e ringrazio tutti con un hashtag:
con noi #vincelitalia  e  #vincerannogliitaliani.
IL SEGRETARIO GD CARRARA,

Mario Taurino.

venerdì 23 maggio 2014

UNA CAMPAGNA ELETTORALE... DA FAVOLA! IL MIO RINGRAZIAMENTO A TUTTI VOI GD!!!

E' stata una campagna elettorale difficile, estenuante e complessa ma anche esaltante e densa di contenuti e significato.

Noi GD abbiamo iniziato a parlare di Europa molto prima di altri: era il 21 Dicembre 2013 e, a pochissimi giorni dal Natale, noi e i compagni di Sarzana eravamo al Barontini per parlare di politica, di economia e di storia della nostra amata Unione Europea.
E' stato uno splendido evento dove, oltre a registrare la presenza di circa 50 persone, abbiamo dimostrato la straordinarietà del nostro progetto: Toscana e Liguria vicine, unite per quel sogno europeo che ci contraddistingue; due realtà diversissime che, mai come quel giorno, sono state una al fianco dell'altra. Per noi l'Europa è questo: superare limitanti divisioni territoriali per aspirare a quella grandiosa realtà di cui vogliamo diventare protagonisti assoluti.
Presenti tanti, tantissimi ragazzi sia in platea sia sul palco: YURI CERAGIOLI, EDOARDO CASTALDI, SIRIO GENOVESI, CLARKE RUGGIERI, LUCA LORENZINI, MICHAEL ELISEI e UMBERTO RASCHI.


I giorni passavano ma la nostra voglia di Europa no, quella non diminuiva mai.
Iniziammo a preparare un grande convegno per parlare ancora di elezioni e di UE e questa volta, sia con l'aiuto dei ragazzi di Sarzana sia con quello dei compagni di Spezia, volevamo portare le nostre istanze nella città di Carrara.
Data fissata: 29 Marzo alla Port Authority di Marina di Carrara.

Stavolta i temi erano ancora più approfonditi: l'Europa e i diritti, passando per la difficile situazione ucraina; l'Europa e l'economia e, soprattutto, Europa e lavoro giovanile con il programma Youth Guarantee.
Una preparazione enorme e complessa per arrivare a quel giorno, ma anche lì il successo fu evidente: presenti l'eurodeputato Leonardo Domenici e i deputati Andrea Rigoni e Francesca Bonomo (grazie al lavoro dei compagni della Val di Magra); presente Matteo Cazzulani, venuto da Milano per illuminarci sulla situazione ucraina conosciuta alla perfezione proprio da lui che quella realtà l'ha vissuta; presenti Silvia Dell'Amico per parlarci del ruolo delle donne nell'Europa di domani e il segretario di Carrara, Pierpaolo Delia; ma soprattutto eravamo presenti noi, i giovani di questo partito, carichi a mille per queste elezioni eccezionali: Federico Figura di Spezia ,Luca Lorenzini, Sirio Genovesi e Sara Ligutti che rappresentavano i GD Carrara, Clarke Ruggieri e Riccardo Delucchi per Sarzana e Spezia.
La sala gremita fu una grande vittoria per tutti noi e, soprattutto, un altro passo importante verso il 25 maggio.








Il 29 Marzo passa e non nascondo la grande soddisfazione.

LA CAMPAGNA ELETTORALE ENTRA NEL PIENO.
Noi GD Carrara abbiamo ancora voglia di non fermarci.

NEXT STOP: FLASH MOB DEL 10 MAGGIO.
Insieme ai GD Toscana, e grazie all'ottimo lavoro di Sirio Genovesi aderiamo al progetto regionale di portare un flash mob in tutte le piazze della Toscana.
Un titolo: "UN CALCIO ALL'AUSTERITY", tre hastag: "#NowSchulz" "#EP2014" " #KNOCKTHEVOTE"
UN SOLO OBIETTIVO: dire simbolicamente, dando un vero e proprio calcio ad un pallone, che noi l'austerity la rigettiamo anzi la lanciamo lontano.
Anche per questo evento la preparazione non è semplice ma la voglia che ci spinge è immensa e nulla può farci paura: una novità per il 10 maggio, la presenza e la partecipazione del gruppo PES ACTIVISTS di Massa Carrara rappresentato da Gabriele Bontempi.
Arriva il 10 maggio e con esso un altro bel successo targato GD: la domenica seguente, infatti, il giornale locale, "IL TIRRENO", apre la prima pagina con le foto del nostro FLASH MOB.
Nulla da aggiungere se non un dato politico: quello è stato il miglior modo di far capire che noi vogliamo tornare in mezzo alla gente, abbandonando urla e insulti, per riportare la politica e per dire che anche noi giovani saremo creatori dell'Europa del domani. 





Il 25 maggio è alle porte: la campagna diventa ancora più difficile.

Iniziano i gazebi: Marina, Carrara, Avenza e, ovviamente, i GD Carrara non possono e non vogliono mancare. PAROLA D'ORDINE: riportare la politica, quella vera, quella necessaria, tra la gente.




 ULTIMA TAPPA, ma non meno importante: il 18 Maggio a Marina di Carrara arrivano la capolista S. Bonafè e N. Danti come ospiti di un evento organizzato dal partito provinciale. Presenti S. Dell'Amico e l'On. Andrea Rigoni... anche li i GD Carrara sono presenti. In quel caso ho avuto l'onere e l'onore di rappresentare il nostro gruppo, parlando di europa e giovani, focalizzandomi su Erasmus Plus e Youth Guarantee. UN RIASSUNTO DEL DISCORSO? Beh... l'Europa esiste, è tra noi.. siamo europei e dobbiamo esserlo sempre di più... noi siamo l'Italia e l'Europa l'abbiamo fatta nascere, noi siamo il PD e abbiamo il dovere morale di fare un grande risultato in funzione del grande ruolo politico che avremo nei prossimi anni.





INSOMMA: UNA CAMPAGNA ENORME, ESTENUANTE MA DAVVERO ECCEZIONALE, UNICA E IRRIPETIBILE.
Noi GD Carrara abbiamo fatto di tutto, nella speranza che davvero il 25 maggio si decreti l'inizio di una nuova Europa, LA NOSTRA. Un'Europa socialista, democratica, equa e più vicina alla vita di tutti.

Grazie a tutti, compagni, perchè senza di voi nulla sarebbe stato possibile: grazie a chi ci ha messo la faccia Sirio, Yuri, Davide Maraglia, Davide Lodola, Jessica, Luca Lorenzini, Lara, Andrea, Marco, Gabriele, Fabio e Sara.
Grazie a chi, causa studio o lavoro, non era presente fisicamente ma era lì con noi col cuore e con la mente: Emanuele, Michele, Francesca, Carolina, Riccardo, Laura, Luca Tedeschi, Luca Dell'Amico, Daniele, Riccardo.
Grazie ai ragazzi che proprio in questi giorni mi hanno chiesto di entrare dentro il gruppo GD perchè è anche grazie a voi che capisco l'importanza dei nostri sforzi, sforzi che non saranno mai vani (Tommaso, Isabella, Claudio).

Grazie ai ragazzi di Sarzana e di Spezia, grazie a quelli di Massa e a tutti quelli che non sono GD per età ma sono sempre al nostro fianco.
Bravi tutti i GD, i GD di tutta Italia: abbiamo dimostrato quanta voglia, passione e capacità possiamo e vogliamo metterci per la politica del futuro.

Io ci credo e senza paura, il 25 maggio andiamo a prenderci questa vittoria.

Con affetto. 
IL VOSTRO SEGRETARIO,
Mario Taurino.

domenica 18 maggio 2014

INTERVENTO DEL SEGRETARIO DEI GD CARRARA AL DIBATTITO: "L'EUROPA CHE VORREI" CON S. BONAFE' E N. DANTI

Siamo ad un punto cruciale per il futuro dell’Europa e soprattutto dell’Italia.
Siamo ad un punto cruciale per i giovani europei e DUNQUE  per noi giovani italiani.

Vorrei partire proprio da qui, dalla difficoltà, che incontriamo e incontreremo, di far capire che per parlare di futuro del nostro paese dobbiamo necessariamente lavorare e impegnarci per creare un futuro diverso per l’Unione Europea.

L’ Europa per noi è una dimensione necessaria, l’unica opportunità tangibile di avere un ruolo a livello globale: schiacciati da macropotenze economiche, sostenere che la piccola “italietta” con la debole lira ce la possa fare è pura utopia, o meglio è demagogia, populismo all’ennesima potenza; dire questo significa scegliere la via più semplice, quella che preferisce comunicare alla pancia di persone disperate che vedono nell’Europa una morsa e nell’Euro un vero e proprio massacro.
Non è così: leggevo solo pochi giorni fa che uscire dall’euro sarebbe un duro colpo da ben 800 miliardi …..

Ma allora perché tutto questo odio per l’Europa in quanto tale?
Perché ci siamo allontanati così tanto dalle idee (tutte italiane) di Rossi e Spinelli?
Perché noi, fondatori dell’idea di Europa, siamo divenuti i più euroscettici di tutti?

La risposta è una: abbiamo creato condizioni tali per cui l’unica via percorribile fosse proprio l’euroscetticismo, anzi un vero e proprio spirito antieuropeista.
Dico questo perché noi siamo stati causa del nostro malessere: un malessere che è stato causato da una politica sbagliata che, con l’arrivo dell’Euro, vide nella moneta unica e nel mercato comune un’ancora di salvezza che avrebbe agito a priori: siamo stati fermi a guardare, in attesa di una manna europea che ci trasportasse nuovamente in acque ben più tranquille.
I dati credo che mi diano ragione: noi, l’Italia, nel 2002 avevamo un rapporto debito/PIL del 105% e oggi tocchiamo il 132%; il Belgio in 14 anni è passato dal 140% al 84%.
Questa vera e propria stasi politica si è vista anche altrove: direttive mai attuate con relative tirate d’orecchie, programmi di finanziamento comunitari che abbiamo preso e poi puntualmente perso o che addirittura non siamo stati in grado di prendere.
Pian piano questo ci ha fatto sentire lontani dall’Unione, vittime di essa e non capivamo che l’Italia invece era ed è vittima soltanto di se stessa.
Adesso noi tutti, socialisti ma soprattutto democratici abbiamo l’onere più grande: spiegare che l’Europa è ben altro, spiegare che l’Europa non può essere la soluzione ma può essere un’opportunità, far capire che l’Europa non è lontana ma è presente in maniera costante e reale nella nostra vita; dobbiamo convincere che anche noi vogliamo uscire ma non dall’Unione, bensì da questa errata modalità di concepire la politica europea.

Ribadisco e riprendo un concetto: l’Europa come possibilità. E’ questo il tema. E’ questo che l’unione deve rappresentare per tutti.

Un’opportunità che si fa sentire in tutti i campi: basti vedere la programmazione comunitaria 2014-2020, una programmazione che parla di MECCANISMI UNIONALI DI PROTEZIONE CIVILE e di ASILO E MIGRAZIONE,  un programma che crea fondi PER LO SVILUPPO DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI  ma anche per quella che viene definita EUROPA CREATIVA, un’Europa che parla di SALUTE ma anche di GIUSTIZIA.
Insomma in tutti i campi, come vediamo, l’EUROPA E’ POSSIBILITA’.

E l’Europa deve essere una possibilità, specie per noi giovani: noi che forse siamo i più euroscettici o, meglio, siamo quelli che maggiormente si fanno abbagliare dagli anticonformisti, da chi urla, offende e dice che guardando alla politica non si possano che vedere mafia, ladri e, come ama dire Grillo: “merda”.

Non è così, non può essere così di fronte a un’Europa che spende per l’istruzione e per l’occupazione; non può essere così soprattutto adesso che il nostro Partito di Socialisti e Democratici europei apre il programma elettorale dicendo chiaramente: “ il programma prevede il RITORNO ALLA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO, A UN’ECONOMIA PRODUTTIVA E UN SENSO DI COMUNITA’ E DI RISPETTO PER LE PERSONE. DESIDERIAMO CONCENTRARE IL NOSTRO IMPEGNO SU DI VOI, IN QUANTO CITTADINI ED ELETTORI, E RIDARE SPERANZA AI NOSTRI GIOVANI.”

SPERANZA: una parola stupenda che non dobbiamo sottovalutare.

In molti mi chiedono però: “come farà l’Europa a RIDARE QUESTA SPERANZA SE NON A PAROLE?”

Beh.. una prima risposta chiara, si chiama YOUTH GUARANTEE,  il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Con esso sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training). 
In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale.
Un piano concreto insomma, che vuole rivedere la struttura e l’efficienza dei Centri per l’impiego; un piano che già prevede 1, 5 miliardi di euro per il nostro paese (ci tengo a sottolineare che il nostro partito vuole spenderne ancora di più); un piano che parla di apprendistato (forse il modo migliore per renderlo davvero la tipologia tipica di avviamento nel mondo del lavoro) che in Italia non decolla e di tirocini che per ora sono noti solo per essere abusati e raggirati.
Come detto, è un piano concreto che tocca punti nevralgici per l’economia e per il futuro del nostro paese:
la disoccupazione giovanile (che ha supertato il 40%)
e la condizione dei Neet, elemento in crescita dato il triste exploit della % di dispersione scolastica (ricordo che avremmo l’obiettivo 10% entro il 2020).
Un piano talmente concreto che in Toscana, terra del grandioso piano GIOVANI SI, sta addirittura già dando i frutti: la nostra regione riceverà 65 milioni di euro per il 2014 e 2015 e le richieste (dal 28 aprile a oggi) hanno già superato quota 3500.
Un piano reale insomma, concreto e visibile.

E come non citare l’importanza dell’Erasmus? Ebbene un’altra OPPORTUNITA’ vera che l’Europa ci da e che il nostro partito vuole implementare da un punto di vista di finanziamenti e da un punto di vista di programmazione e iniziative superando addirittura il c.d. ERASMUS PLUS che già metteva insieme diversi programmi di scambio preesistenti, migliorandoli.
Credo che studiare all’estero, conoscere e vivere la cultura di altri stati membri dell’Unione sia un modo eccezionale per ampliare vistosamente il proprio bagaglio culturale e, politicamente parlando, credo che sia la migliore delle pratiche per dare vita alla cittadinanza europea: concetto partorito a Maastricht ma che ha avuto ben poco seguito.

Io da giovane, da esponente di partito e da convinto europeista voglio trasmettere tutto questo e credo che non sbaglieremo nel definire l’ EUROPA, come POSSIBILITA’.

Chiudo dicendo una cosa e riprendendo quanto detto inizialmente: noi democratici abbiamo un compito davvero arduo da qui al 25 maggio.
Sarà fondamentale parlare e confrontarci, tornare nelle strade perché il nostro segretario e premier ha ragione nel dire che LA PIAZZA E’ CASA NOSTRA: dovremo essere bravi a riprenderle quelle piazze che ormai vedono solo urla e strepiti grillini di bassissimo livello; dovremo essere eccelsi nel dire che cosa quel simbolo, che racchiude PD e PSE, significhi: non è un caso che il nostro Matteo Renzi abbiamo preferito il simbolo al suo nome: sono convinto che il Segretario sia ben conscio di che cosa significhi PSE e del ruolo che avremo noi del PD; saremo noi, infatti, ad avere la fetta maggiore di parlamentari europei, saremo noi che gestiremo un delicatissimo semestre europeo…

Ecco Saremo NOI, NOI TUTTI, UNITI che potremo vincere queste elezioni e cambiare verso anche in Europa.


lunedì 12 maggio 2014

LA CAROVANA ANTIMAFIA 2014: IN CAMMINO CONTRO LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI

Mercoledì 14 Maggio, alle ore 10, presso il Teatro Garibaldi di Carrara, noi Giovani Democratici parteciperemo alla XX° edizione della Carovana antimafia.

La carovana, nata nel 1994 da un’idea di ARCI Sicilia e successivamente promossa anche da LIBERA e AVVISO PUBBLICO, consiste in un viaggio a tappe che ha assunto una rilevanza sempre maggiore, divenendo una realtà sia a livello nazionale che a livello internazionale.
Il suo obiettivo è sostenere, ogni giorno, la lotta contro quell’enorme piaga chiamata mafia e creare nuove condizioni per la legalità, per la giustizia e per la crescita sociale dell’intero territorio nazionale.
L’animazione sociale portata dalla carovana ha il nobile scopo di rendere vivida la democrazia e di contribuire a riformare la politica, puntando a costruire spazi sociali, luoghi d’aggregazione e a combattere degrado e marginalità sociale nei terreni in cui le mafie e la criminalità prosperano.
Noi GD riteniamo necessario partecipare attivamente a questo evento perché anche il nostro è un territorio che, sempre di più, vede germogliare il virus della malavita: una caratteristica dimostrata,  in maniera inequivocabile, dai dati.
Per noi, e per tutti gli organizzatori della carovana, la mafia si può e si deve combattere dal basso, stando in mezzo alla gente, insegnando anche ai più piccoli quale sia il male da cui devono stare lontani: tutto questo perché la mafia è una mentalità che caratterizza in maniera preponderante il nostro paese; una mentalità che si può cambiare soltanto con la pazienza, con il tempo e con moltissimi eventi di sensibilizzazione.
Quest’anno la carovana si dedicherà, come di consueto, ad un tema in particolare: sarà la volta della schiavitù del terzo millennio, della tratta di esseri umani e dello sfruttamento di chi è costretto a lasciare il proprio paese in cerca di lavoro, di dignità e di libertà.
Tutto ciò è divenuto ormai un vero e proprio “core business” della criminalità organizzata e questo dimostra che la mafia ha assunto molteplici forme e si sviluppa in decine e decine di modi diversi.
Oltre a questi temi, parleremo di legalità nel nostro territorio: si analizzeranno le peculiarità della zona e si avrà modo di dare uno sguardo approfondito sulla situazione attuale.
Cogliamo l’occasione per ringraziare LIBERA Carrara, l’ARCI, i sindacati e tutte le associazioni che danno puntualmente vita a questo evento.

Per noi GD la mafia è una malattia e, come tanti altri, vogliamo impegnarci per cercare e diffondere la cura.
Vi aspettiamo numerosi.

La delegata GD nell’Associazione LIBERA CARRARA, Jessica Sanna.
Il Segretario GD, Mario Taurino
I ragazzi dei GD Carrara.




mercoledì 7 maggio 2014

UN CALCIO ALL'AUSTERITY!!!! #knockthevote

Sabato 10 Maggio alle 17 e 30 i Giovani Democratici Carrara vi aspettano in LARGO MARINAI D'ITALIA per il Flash Mob. " Un calcio all'austerity". La manifestazione sarà svolta contemporaneamente in tutte le province toscane.

Creiamo una nuova Europa. LA NOSTRA.

#knockthevote #EP2014 #celochieditu

AVANTI!INSIEME.