martedì 18 novembre 2014

DOCUMENTO GD CARRARA IN DIREZIONE PARTITO DEMOCRATICO 17 NOVEMBRE 2014


DIREZIONE PARTITO DEMOCRATICO CARRARA 17 NOVEMBRE 2014


DOCUMENTO GD CARRARA 



La situazione che sta vivendo il nostro territorio a seguito dell’alluvione dello scorso 5 novembre si inserisce tra quelle più devastanti e drammatiche mai vissute.
Il dramma è quello di migliaia di cittadini, che hanno visto perduta la propria abitazione, la propria attività commerciale, la propria azienda. Non è esagerato dire che molti di essi non hanno più nulla e, cosa ancor più grave, non hanno più la forza ne’ molto spesso la possibilità economica di poter ricominciare.
Il dramma è quello di una città che, in una situazione economica già molto critica, ha subito danni per milioni di euro e dovrà fare necessariamente i conti per molti anni con gli effetti che una catastrofe di questo tipo avrà nell’economia cittadina.
Il dramma è quello di migliaia di persone senza più punti di riferimento, distrutti, che non esitano legittimamente a esternare la propria rabbia e desolazione nelle modalità più diverse.

Il disastro del 5 novembre sta acuendo le tensioni già presenti da tempo nel nostro territorio e i sentimenti di scontento verso la classe politica che amministra la città.
Tali sentimenti sono assolutamente giustificabili, sempre che non sfocino in atti violenti come quelli che hanno coinvolto il Sindaco di Carrara, che sono da condannare nel modo più netto e assoluto.
La situazione è critica anche da un punto di vista politico, quindi.
E’ evidente come le responsabilità tecniche e penali dovranno essere accertate nelle sedi opportune, ed in questo tipo di valutazioni non possiamo entrare.
Altrettanto evidente, però, è la responsabilità politica per quanto accaduto, che non può che ricadere su chi amministra il territorio: il sindaco, in primis, che per legge è il “responsabile dell’amministrazione del comune”. Ma, insieme al sindaco, le altre istituzioni che governano la città, ciascuna con le proprie competenze: giunta e consiglio comunale; così come le istituzioni provinciali che hanno rappresentato e rappresentano la nostra provincia.
Questi organi devono per primi assumersi la responsabilità di quanto accaduto, senza esitazione alcuna.
Le istituzioni, però, non sono strutture vuote ed impersonali ma sono ovviamente composte da uomini e donne che, nella maggior parte dei casi, sono inseriti all’interno di partiti.
E il Partito Democratico di questi partiti è sicuramente il più rappresentato ed il più radicato sul territorio e pertanto non può sottrarsi dal riconoscere le proprie responsabilità su quanto accaduto.
Una presenza ormai pluridecennale nelle istituzioni e, quel che più conta, nel governo della città non possono non essere considerati e non possono non comportare un’assunzione di responsabilità massima.
E’ evidente come il Partito Democratico di Carrara abbia subito nei giorni post-alluvione una forte perdita di credibilità, che, se già era fortemente compromessa, adesso sta toccando punti bassissimi.
Tutti noi possiamo confermare come i cittadini in questi giorni abbiano visto nel Partito Democratico, al pari del Sindaco, il nemico principale e il responsabile massimo della tragedia avvenuta.
Tutti noi del Partito Democratico non possiamo e non dobbiamo con arroganza ricondurre questo scontento e questa rabbia ad una semplice strumentalizzazione da parte delle opposizioni.
Tutti noi del Partito Democratico non possiamo e non dobbiamo con arroganza non voler riconoscere la nostra responsabilità, liquidandola come una responsabilità tecnica o comunque come una responsabilità politica “leggera”.
Noi del Partito Democratico dobbiamo riconoscere che una presenza così forte e costante nelle istituzioni e nel territorio, che da anni deteniamo senza concorrenza alcuna, comportano l’onere di assumersi la massima responsabilità per quanto accaduto.
Tale punto è, per noi Giovani Democratici di Carrara, imprescindibile.

Altrettanto imprescindibile, anche per dare un senso ed una credibilità ad una tale assunzione di responsabilità politica, è un rapido e deciso cambio di marcia all’interno del nostro partito.
Le prossime settimane saranno decisive per provare a riportare una qualche credibilità alla politica e quindi al Partito Democratico, che rappresenta quasi interamente la politica carrarese.
Il Partito Democratico dovrà, quindi, dare un senso di cambiamento immediato allo status quo, anzitutto impostando una linea di vero rinnovamento, e non di mantenimento della situazione esistente che, come ormai è evidente, è fallimentare e invisa sempre di più ai cittadini (unici punti di riferimento che dobbiamo sempre avere ben presenti).
La posizione del Partito Democratico rispetto a quanto accaduto dovrà riconoscere, oltre ad una responsabilità politica massima, anche un fallimento ed un’inefficacia della propria azione politica.
Tragedie come quella del 5 novembre, imputabili solamente all’incompetenza umana, non dovranno più ripetersi e per fare in modo che questo avvenga è necessario che il Partito Democratico di Carrara cominci ad essere veramente il punto di riferimento della politica, della buona politica, e non invece quello di persone e metodi che con la politica non dovrebbero avere niente a che fare.
Perché ciò avvenga è fondamentale che la discussione all’interno del Partito Democratico sia sana e trasparente, che ogni livello e ogni organo di cui si compone il nostro partito svolga il ruolo che è chiamato ad assumere e sia per questo ascoltato dagli altri organi, senza presunzione alcuna, senza quell’arroganza che, purtroppo, ormai è sotto gli occhi di tutti.
E’ per questo che noi Giovani Democratici di Carrara pretendiamo ora più di prima che ci sia chiarezza all’interno del partito: chiarezza su quelle che sono le linee politiche, chiarezza su quelli che sono i ruoli degli organi all’interno del partito, chiarezza su quelle che sono le posizioni che tali organi assumono.
Noi Giovani Democratici di Carrara chiediamo, pertanto, una maggiore costanza e programmazione nella convocazione di direzioni ed assemblee, unici luoghi che devono essere deputati alla discussione interna al partito.
Chiediamo che le decisioni prese nei vari organi di partito (segreterie, direzioni, assemblee), ma anche le posizioni assunte negli incontri di maggioranza, siano conoscibili da tutti gli iscritti, come è normale che sia, e che di ogni riunione di tali organi venga redatto verbale.
Tutto questo finalizzato a permettere al partito di adempiere al meglio il compito che è chiamato a svolgere, all’insegna di principi di democraticità, pluralismo e trasparenza.
E’ ovvio come l’azione politico-amministrativa sia il riflesso dell’assetto interno del nostro partito e pertanto è solo con un nuovo sistema e con un vero cambiamento che potremo essere credibili ed efficaci anche all’esterno, anche e soprattutto nella gestione del governo della città.

Noi Giovani Democratici di Carrara chiediamo altresì di definire immediatamente quelle che sono le modalità di gestione della drammatica situazione post-alluvione: si parla continuamente di “gestione dell’emergenza” ma sinceramente non capiamo cosa questo possa voler dire, perché non si capisce quali siano i tempi di questa emergenza. Non vorremmo – ma vogliamo credere che non sia così – che questa sia solo una formula per mantenere lo status quo il più a lungo possibile, sotto l’egida dell’emergenza.
Se questa fosse la realtà (ma, ribadiamo, vogliamo credere che non sia così) saremmo agli antipodi di quanto da noi ritenuto imprescindibile: un cambio di passo e di sistema all’interno del partito e quindi di riflesso nell’amministrazione della città.
Chiediamo che la trasparenza interna al partito venga applicata ovviamente anche a tale situazione contingente: vogliamo un costante aggiornamento e una discussione vera sulla gestione dell’emergenza, una verifica puntuale sullo stato di avanzamento dei lavori, soprattutto in termini di sicurezza per i cittadini.
Le prossime settimane saranno decisive per tutti noi, ma non per mantenere ruoli e posizioni raggiunte e che si vogliono difendere a tutti i costi da questa onda di rabbia e protesta.
Saranno decisive per tutti noi perché dall’impostazione politica che daremo dipenderà il futuro del nostro partito e della nostra città.
Dovremo dare un segnale forte, di vero cambiamento e di vero cambio di passo, perché sennò l’unico segnale politico che potremmo dare saranno le dimissioni dei nostri rappresentanti nelle istituzioni.
A tal proposito noi Giovani Democratici di Carrara riteniamo che i nostri tre assessori e l’intero gruppo consigliare dovranno essere pronti a rimettere il proprio mandato, allorché nelle prossime settimane un decisivo ed evidente cambio di passo non sia attuato.
Questa sarà l’unica strada possibile.
Qualora falliremo anche questa ultima occasione di rinnovamento vorrà dire che non siamo in grado di governare la città e di ciò dovremo prenderne necessariamente atto.

Noi Giovani Democratici di Carrara vogliamo dare il nostro contributo per provare a uscire da questa situazione drammatica per la città e la politica ma, nel caso un vero cambiamento non dovesse attuarsi, noi non esiteremo a chiedere un passo indietro da parte di amministratori e dirigenti del partito.
Dato che noi Giovani Democratici di Carrara non possiamo certo essere accusati di essere ladri e ne’ di essere incompetenti, in quanto mettiamo tutte le nostre competenze al servizio della politica e del partito, nei limiti delle nostre capacità e del nostro ruolo, resta solo un’altra accusa che non vorremmo potesse esserci rivolta: quella di essere complici.
Noi non saremo mai complici: noi proveremo a cambiare un partito, una politica e un’amministrazione che non ci piacciono e lo faremo nel pieno rispetto delle dinamiche interne al partito e sempre all’insegna della trasparenza e del confronto.
Non abbiamo mai difeso, non difendiamo e non difenderemo l’indifendibile.
Noi non saremo mai complici del fallimento ma saremo protagonisti del cambiamento.


IL SEGRETARIO GD CARRARA, SIRIO GENOVESI

I GIOVANI DEMOCRATICI CARRARA

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