lunedì 3 marzo 2014

IL NOSTRO IMPEGNO PER LA NOSTRA EUROPA

Il decimo Congresso del Partito Socialista Europeo, svoltosi a Roma il 28 febbraio e 1 marzo 2014, è destinato ad entrare nella storia.

Nella storia del Partito Socialista Europeo, innanzitutto, perché per la prima volta il Congresso ha decretato il suo candidato alla presidenza della Commissione europea: Martin Shulz, attuale Presidente del Parlamento Europeo.
Tutto ciò in linea con la previsione del Trattato di Lisbona, secondo il quale, a partire dalla prossima legislatura europea, il presidente sarà nominato dal Parlamento Europeo, e non più meramente approvato. Un segnale forte, questo, per contrastare in parte il deficit democratico di cui soffre l’intero sistema-Europa: i cittadini europei che andranno alle urne a fine Maggio lo faranno con la consapevolezza di dare il loro voto ad un partito ben preciso, con un proprio programma ed un proprio candidato alla Presidenza della Commissione.
Noi socialisti e democratici europei questo intento lo abbiamo ben presente ed è per questo che nei prossimi tre mesi l’obiettivo prioritario sarà fare capire ai cittadini europei che è solo con un’Europa forte e compatta che sarà possibile finalmente dare un senso all’esistenza stessa dell’Unione Europea, che fino ad oggi, dopo anni e anni di politiche conservatrici ed all’insegna dell’austerity, ha prodotto solo malcontento e sfiducia verso di essa.
L’Europa non merita queste politiche di destra e i suoi cittadini non meritano di sentirsi sempre meno coinvolti dalle sue istituzioni: l’unica strada possibile e credibile è quella europea e l’unica Europa possibile e credibile è quella guidata da Martin Schulz e dal Partito Socialista Europeo.
L’immobilismo ed il totale liberismo che hanno caratterizzato la politica europea di questi anni vanno sostituiti con una politica che tuteli i diritti e che attivamente si preoccupi di garantirli e che miri veramente a creare un’Europa unita e, come tale, credibile sul piano internazionale .
Per questo è fondamentale che il Partito Socialista Europeo vinca le prossime elezioni europee e che Schulz diventi il nuovo Presidente della Commissione Europea: non ci sono altre vie per rilanciare l’Europa.
Non ci saranno altre occasioni.

E per fortuna questo lo ha capito anche il Partito Democratico Italiano.
La scelta di Roma come sede del Congresso non è certo stata casuale: dopo anni di discussioni, finalmente il PD è entrato come membro effettivo nella famiglia socialdemocratica europea, ponendo fine all’anomalia che lo vedeva unico partito del Gruppo S&D al Parlamento Europeo a non essere incluso nel PSE.
Questo deve essere motivo per noi tutti di grande soddisfazione, perché è solamente condividendo in pieno uno stesso progetto politico europeo che possiamo sentirci veramente parte di una dimensione europea ormai necessaria.
Non solo: questo storico cambiamento rafforzerà lo stesso PD all’interno dei confini nazionali, in quanto servirà a delinearne meglio l’identità politica, collocandolo all’interno di quelle forze politiche che trovano nel riformismo la loro stessa ragion d’essere.
Il Congresso di Roma, dunque, è destinato ad entrare nella storia anche del PD Italiano.

In definitiva, quindi, davanti a noi abbiamo tre mesi cruciali, che ci permetteranno di decidere il nostro futuro.
Futuro che non è nell’antieuropeismo e nel ritorno agli stati nazionali.
Il futuro non può prescindere dall’Europa ma essa dev’essere un’Europa diversa, più efficiente, più democratica, più giusta.
Lo sa bene il PSE, lo sappiamo bene tutti noi, lo sapranno anche i cittadini europei nei prossimi tre mesi: l’Europa è in tutto quello che ci circonda, ma non come guardiana cattiva (come troppo spesso è percepita) ma come opportunità ed occasione per tutti noi.

“Knock the vote” è lo slogan della nostra campagna elettorale, un porta a porta che caratterizzerà la prima campagna paneuropea della storia, per diffondere in ogni singolo territorio europeo le nostre comuni idee e i nostri comuni intenti per l’Europa dei Socialisti e dei Democratici.

Il decimo Congresso del Partito Socialista Europeo, svoltosi a Roma il 28 febbraio e 1 marzo 2014, è già entrato nella storia.

Ora la storia dovremmo scriverla noi, e avere o no la penna per farlo dipenderà da ciò che riusciremo a fare nei prossimi tre mesi.

                                                                                                                      Sirio Genovesi




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