venerdì 10 gennaio 2014

DOCUMENTO POLITICHE CULTURALI DEI GD CARRARA

Parlare di cultura e di politiche culturali è sempre molto difficile, perché alto è il rischio di scivolare nel terreno dell’ovvio e in considerazioni qualunquiste.
Apparentemente, infatti, c’è una sostanziale concordanza nel ritenere la cultura un “qualcosa di importante” e nel lamentarsi qualora le politiche ad essa connesse siano deficitarie.
L’obiettivo sta, tuttavia, nel riuscire a trovare un modo di operare nel settore cultura che lo renda non un peso, come troppo spesso tende ad essere per le sempre più carenti casse delle amministrazioni locali, bensì una risorsa.
E come una risorsa dev’essere visto nella nostra città, perché la cultura deve arrivare a rappresentare per Carrara una vera e propria ragion d’essere, attuando politiche a lungo termine e in rapporto inscindibile con quelle relative ad altri ambiti, come il commercio, le politiche sociali e soprattutto il turismo.

Noi Giovani Democratici di Carrara riteniamo centrale nell’affrontare il tema delle politiche culturali il concetto di programmazione.
E’ solo tramite essa che si può cercare di ovviare alla penuria di risorse che caratterizza il nostro tempo e di ottimizzare gli eventi e le manifestazioni di stampo culturale.
Questa necessaria programmazione deve orientarsi tanto in una direzione “temporale”, quanto in una “territoriale”.

Dal primo punto di vista, le politiche culturali che si adottano devono riuscire a guardare oltre l’immediato ed essere finalizzate al raggiungimento di uno scopo prefissato: bisogna essere determinati nel capire che tipo di impronta culturale dare alla nostra città.
Non possiamo continuare con questa politica culturale basata su singoli eventi che - alcuni di qualità, altri meno - restano comunque sconnessi tra loro.
Non possiamo continuare con questa politica culturale che spesso sfocia in autoreferenzialità e in autocelebrazione.
Non possiamo continuare con questa politica culturale che non persegue l’unico obiettivo che potrebbe consentire a Carrara di riprendersi, e cioè la creazione di un “sistema-cultura” a tutti gli effetti.

Questo fine è, indubbiamente, molto complesso da raggiungere ma allo stesso tempo non così utopistico,in quanto la nostra storia e il nostro territorio lo consentono.
E soprattutto lo consente la nostra risorsa principale: il marmo.
E’ intorno ad esso, in particolare, che si deve cercare di costruire il sistema culturale di Carrara: ogni aspetto della lavorazione e dell’utilizzazione del marmo dev’essere “sfruttato”.

Arriviamo, a questo punto, a toccare la seconda direzione cui si faceva riferimento sopra e cioè quella “territoriale".
Perché, infatti, una programmazione “temporale” sia efficace, è necessaria un’organizzazione “nel territorio”, la quale si risolva in una concertazione tra i vari soggetti protagonisti del “sistema-cultura”.

Scendiamo più nel dettaglio, per vedere su cosa debba basarsi questo “sistema-cultura”.

·         Implementazione del sistema museale
A Carrara abbiamo un “Museo del marmo”, un “Centro per le arti plastiche” e il “Parco della Padula”, i quali ospitano esposizioni ed installazioni di vario tipo che, ovviamente, vedono protagonista il marmo.
E’ assurdo che ognuna di queste strutture operi in modo sostanzialmente sconnesso dalle altre, senza che vi sia una gestione comune che ne migliorerebbe qualità e funzionalità e ne favorirebbe la conoscenza e quindi l’affluenza di visitatori. Da non sottovalutare è, infatti, la questione circa la poca conoscenza che vi è delle strutture museali che sono state create: gli studi di marketing ci insegnano che molto spesso è più importante la presentazione e la pubblicità di un prodotto rispetto al prodotto stesso! A questo proposito, appare fondamentale il potenziamento dei servizi informativi e delle strutture ad essi finalizzate, come si dirà meglio più avanti nel documento.
A tal fine pensiamo sia necessaria una gestione accentrata dei diversi spazi, che coinvolga vari soggetti e che amministri in modo organico e coordinato le strutture museali.

·         Accademia
La nostra “Accademia di Belle Arti” è un risorsa immensa che non viene sufficientemente (per non dire affatto) valorizzata.
      Tantissimi ragazzi ogni anno vi si iscrivono dando una chiara e decisa direzione al loro    futuro ed arricchendo qui la loro preparazione artistica di varia natura.
      La città, così attenta nel prepararli, non si dimostra altrettanto attenta nel renderli partecipi         della vita culturale locale e nel metterli nella condizione di rimanere ad operare qui una             volta completato il loro percorso di studi. Si avverte al contrario una certa natura di     passaggio di questi studenti.
Compito di Carrara deve essere dunque la valorizzazione a 360° degli studenti dell’Accademia, e ciò è possibile solo in virtù di una politica di sistema museale (ma non solo) cui si faceva riferimento precedentemente.

·         Teatri
Decisamente anomala è la chiusura da ormai troppo tempo del nostro principale Teatro, “il Teatro degli Animosi”, soggetto a necessarie e onerose opere di adeguamento anti-sismico.
Sommando ciò alla chiusura del “Teatro Verdi”, conseguente al sequestro giudiziario della struttura denominata “Politeama”, il risultato è l’interruzione di una tradizione come quella teatrale e operistica, che ha da sempre caratterizzato Carrara (è vero, è in corso di svolgimentola stagione 2013-2014 del “Teatro Garibaldi”, ma tale teatro non è certo paragonabile alla bellezza e all’importanza che storicamente ha rivestito il “Teatro degli Animosi” a Carrara).
E’ necessario, quindi, concentrare risorse sulla riapertura e sul mantenimento del solo “Teatro degli Animosi” come teatro cittadino, per riuscire a portare i suoi cartelloni al livello di quelli di altre città a noi vicine (è innegabile come i cartelloni delle città di Lucca e Pisa siano, ad esempio, molto più ricchi e di qualità maggiore e come, di conseguenza, attirino più spettatori, anche da fuori città).
Non di secondaria importanza sarebbe una maggiore collaborazione con le scuole, per coinvolgere ed avvicinare i ragazzi al mondo del teatro.

·         Cinema
Carrara non ha più un cinema: ciò non può essere giustificato con la notoria crisi del settore che investe la nostra epoca, ne’ con l’esistenza di una vicina struttura multisala.
Non è necessario inseguire un modello di cinema simile a quello che si ha nella vicina “zona industriale”, ma è impensabile che la nostra città non offra nessun luogo dedicato alla proiezione di film.
Ecco perché riteniamo che Carrara debba offrire un’alternativa al cinema tradizionale, e che questa alternativa possa essere ricercata solo attraverso un cinema di un certo tipo.
In particolare, Carrara dovrebbe e potrebbe ambire ad essere città di riferimento per tale concetto di cinema, considerata anche la poca concorrenza che si avrebbe in tale settore. Questo tramite, ad esempio, organizzazione di cineforum, di spazi di discussione, di incontri con esperti di cinema e confronti con protagonisti del settore.
Crediamo che un tale obiettivo non sia così utopistico, visto il grande interesse che c’è in questo ambito e considerato il non eccessivo bisogno di grandi budget e di grandi spazi.
Come verrà ripetuto più avanti nel documento, si potrebbe pensare di dedicare degli spazi per sviluppare tale idea di cinema all’interno di un’unica struttura polifunzionale, così da poter ridurre i costi.
A questo proposito, è necessario sottolineare come i costi in realtà sarebbero relativi, dato che, ne siamo sicuri, una tale concezione di cinema costituirebbe una sicura attrazione per il pubblico e, conseguentemente, per sponsorizzazioni di privati, così da poter ammortizzare i costi (per la verità già non altissimi) che una struttura del genere potrebbe comportare.

·         Biblioteca
Il nostro comune ha tre biblioteche (Carrara, Avenza e Marina), sostanzialmente uguali e che negli anni si sono affermate più come aule studio per studenti che come vere e proprie biblioteche (Avenza, da settembre 2013, è destinata quasi esclusivamente a tale scopo).
Ben venga questa utilissima ed apprezzata funzione ma la biblioteca dovrebbe essere anche altro, dovrebbe essere un luogo che favorisca la ricerca e la consultazione di vasto materiale cartaceo e multimediale.
Questa finalità può essere raggiunta con la creazione di un'unicastruttura bibliotecaria nel nostro comune, che sia veramente moderna e funzionale e che costituisca un riferimento per chi ha bisogno di effettuare ricerche di varia natura.
Più nel concreto, riteniamo che questa unica struttura possa essere pensata nella forma di un grande centro polifunzionale, in cui centrale sia la figura della biblioteca ma che non esaurisca in essa la sua funzione (la sala cinema cui si faceva riferimento precedentemente potrebbe, ad esempio, essere inserita in un tale contesto).
Certo, siamo ben consapevoli dell’importanza, soprattutto sociale, che avrebbe la persistenza di tre strutture bibliotecarie. Tuttavia siamo anche consapevoli di trovarci di fronte ad una scelta non più procrastinabile: o mantenere l’assetto attuale, privilegiando la presenza sul territorio ma sacrificando la qualità del servizio, oppure concentrare le energie e le risorse in un’unica struttura.
Sicuramente non è una scelta facile ma riteniamo che un comune delle dimensioni di Carrara possa funzionare benissimo con un unico centro bibliotecario, collocabile proprio a Carrara, così da poter essere raggiungibile facilmente e rapidamente sia dalla costa che dai paesi a monte.
Oltre che da un evidente punto di vista geografico, la collocazione di tale struttura a Carrara è giustificabile anche per il fatto che la maggior parte delle strutture scolastiche di grado superiore (oltre all’Accademia) gravitano proprio intorno a Carrara e pertanto è per loro di vitale importanza avere vicino un punto di riferimento bibliotecario.
Come detto, la funzione di aule studio (e quella conseguente e fondamentale di centro diaggregazione) che esercitano le biblioteche è importante e non va accantonata, ma è possibile perseguirla lasciando questa funzione in certe strutture, convogliando materiale e personale qualificato nell’unica struttura bibliotecaria.
Crediamo, infatti, che l’imprescindibile funzione sociale propria del concetto stesso di biblioteca non venga meno con la creazione di un’unica struttura, in quanto verrebbero comunque lasciate nel territorio strutture che consentano ai più giovani (ma non solo) di avere un luogo dedicato allo studio e alla lettura.

·         Musica
La musica e le forme in cui essa si manifesta non sono sufficientemente centrali nella nostra città: in particolare, è difficile per i musicisti trovare spazio, viste le sempre più scarse possibilità di esibirsi.
Ciò è dovuto alla penuria di manifestazioni musicali che investe il nostro territorio, così come alla difficoltà di poter “fare musica” nei locali cittadini, a causa delle troppe restrizioni che di certo non incentivano i proprietari dei locali a dedicare serate alla musica dal vivo.
Tale lacuna va sicuramente affrontata e risolta, perché una città che vuole affermare la propria vocazione turistica, oltre che culturale, non può prescindere da tale aspetto.

·         Maggiore informazione
            E’ evidente come nel nostro comune vi sia un problema di comunicazione e di promozione degli eventi culturali che vengono organizzati, dovuto soprattutto al mancato coordinamento tra i vari protagonisti del settore.
            La creazione di un efficiente sistema-cultura, che, come detto, è il nostro obiettivo          fondamentale, non può prescindere da un potenziamento dei sistemi promozionali e dei servizi informativi per gli utenti.
            In primo luogo vanno perciò resi veramente operativi gliinfo pointsgià presenti nel nostro            territorio, facendo si che diventino sempre più efficienti e che siano sempre più un punto di riferimento per i turisti come per gli abitanti di Carrara.     
Con le stesse finalità è necessario, inoltre, creare un sito internet chiaro ed esaustivo che permetta a chiunque di capire quali siano e quando si svolgano gli eventi culturali della nostra città.
Chiedendo ciò non ci sembra di porre in essere richieste utopistiche, in quanto è evidente come la chiarezza nelle informazioni debba costituire la base di qualsiasi rapporto tra l’amministrazione pubblica e l’utenza privata, tanto più in un contesto di sistema-cultura quale quello che vogliamo realizzare.

·         Carta Cultura
            In un’ottica di coinvolgimento degli abitanti nel sistema-cultura, riteniamo fondamentale creare strumenti con cui incentivare maggiormente le persone ad essere parte attiva della vita culturale della città.
            Per questo motivo sarebbe utile predisporre  una carta che preveda, ad esempio, vantaggi per      coloro i quali si dimostrino più partecipi alle iniziative culturali di vario tipo presenti nel territorio.
            Una tale iniziativa, in particolare, dovrebbe essere indirizzata soprattutto ai giovani, in quanto il loro coinvolgimento è obiettivo imprescindibile di ogni politica culturale.


Dai vari punti toccati emerge la necessità di avviare una politica culturale che sia veramente una politica di programma e non di semplice sommatoria di eventi.

C’è bisogno di una politica e di un’amministrazione che prenda decisioni tramite la collaborazione e la concertazione delle varie categorie e dei numerosi interessi che necessariamente entrano in gioco in ogni situazione.

L’obiettivo di dotare Carrara di un proprio sistema-cultura appare come assolutamente improcrastinabile, perché solo così potremo riuscire a evitare una decadenza (non solo culturale) che sembra ormai inarrestabile e a rilanciare la nostra città, portandola ad essere un centro di vita e di bellezza quale merita di essere.




Il segretario dei GD Carrara, Mario Taurino

Il responsabile cultura dei GD Carrara, Sirio Genovesi

Il rappresentante dei GD Carrara in commissione cultura PD Carrara, Davide Lodola


I Giovani Democratici Carrara

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