venerdì 19 aprile 2013

LA NECESSITA' SI CHIAMA CAMBIAMENTO.... NON INCIUCIO!

Noi Giovani Democratici di Carrara siamo profondamente indignati ed esterrefatti per l'atteggiamento assunto dal nostro partito in questi giorni: non possiamo e non abbiamo la minima intenzione di accettare un avvicinamento e un accordo con il Popolo della Libertà e i motivi sono molteplici.
In primo luogo noi pretendiamo un cambiamento reale e radicale e siamo consci che seguendo la scia berlusconiana, che rappresenta il peggior retaggio della vecchia politica, tale obiettivo diventerebbe irraggiungibile o meglio impossibile; in secondo luogo pretendiamo governabilità e siamo certi che la distanza che intercorre tra le nostre e le loro idee non ci permetterebbe di raggiungerla; in terzo luogo non potremmo mai accettare che i nostri sforzi si traducano in un governissimo senza speranze e lontanissimo da quello per cui abbiamo lottato.
Pretendiamo che i nostri valori e i nostri ideali non vengano gettati, in malo modo, all'interno di un 'calderone politico' insensato e infruttuoso capace solo di deludere i tanti militanti ed elettori che in noi ripongono le speranze per un domani diverso; esigiamo che la volontà della base emerga e che sia l'unico ingranaggio capace di far muovere la nostra macchina: prima di trovare accordi con un altro partito, diametralmente opposto rispetto al nostro, riteniamo che sia necessario e doveroso ritrovare la capacità di ascoltare e di dialogare con la base, con la gente, con gli elettori in modo tale che le terribili scene che mostrano il falò delle nostre tessere non possano più ripetersi.
Proprio lo scollamento tra il vertice e la base è il fatto che maggiormente ci ferisce e che ci porta ad esprimere senza mezzi termini il nostro 'no' verso tutto questo: scendere a patti con Berlusconi e PDL significherebbe abbandonare i nostri obiettivi e porrebbe definitivamente la parola fine al nostro sogno di un'Italia Giusta, di quel concetto di Bene Comune che ha trionfato durante le primarie del 2012.
Noi Giovani Democratici siamo convinti che sia fuorviante sostenere che tra destra e sinistra non esista una differenza e noi esigiamo che il nostro partito e i nostri dirigenti non deludano le nostre aspettative e che si ravvedano subito evitando un errore madornale che ci condannerebbe ad un'irrecuperabile perdita di credibilità: questo avvicinamento alla destra sarebbe inaccettabile in un momento in cui la politica sembra essere lontana anni luce dalla società e dai cittadini e in cui le nostre forze dovrebbero concentrarsi unicamente sul recupero di credibilità e in cui dovremmo fare di tutto per restituire agli italiani la speranza di un domani diverso, con meno spread e più benessere, con meno tensioni e più armonia, con meno delusione e con più passione nei confronti della politica.
Noi non vogliamo inciuci con un populista colpevole della situazione in cui oggi versiamo, vogliamo al contrario che la voragine tra il nostro elettorato, i nostri militanti e i nostri vertici inizi a diminuire, vogliamo che la democrazia torni ad essere il vero fulcro della nostra Repubblica, vogliamo che la politica torni ad essere al servizio dei cittadini.
Non possiamo permetterci di trovare un accordo con chi pensa a sè perchè adesso dobbiamo pensare alla collettività e al suo bene, dobbiamo rimettere in campo quelle politiche di sinistra che mancano moltissimo al nostro paese, dobbiamo ripensare al lavoro, all'istruzione, alla sanità, dobbiamo apportare il Cambiamento, quello con la C maiuscola.
I nostri amici e compagni in tutta la Toscana hanno deciso di occupare le sedi di partito in segno di protesta e, oltre a condividere tale gesto e a sottolineare il nostro totale appoggio a queste manifestazioni, vogliamo dire che anche noi non staremo a guardare e non staremo con le mani in mano perchè adesso ne va del nostro futuro, del futuro del nostro partito, ne va di quel domani di cui noi vogliamo essere protagonisti.
Ogni giorno ci spendiamo e lavoriamo, cerchiamo di contribuire nel nostro piccolo a fare qualcosa per il nostro paese e questo gesto da parte del nostro partito sarebbe una delusione troppo forte: ci teniamo però a sottolineare che noi non bruceremo le tessere, noi le tessere le terremo ben strette e continueremo a lottare senza sosta e senza paura per dare voce ai giovani, alle esigenze dell'Italia che sarà, per ridare voce e sostanza alla base e per far capire ai nostri vertici nazionali, regionali e locali che adesso il cambiamento non è più un semplice slogan ma una necessità che non dobbiamo deludere.
All'Italia adesso serve un capo di Stato che sia rappresentate dell'Italia e garante di essa, non mera merce di scambio per chissà quali tattiche incomprensibili, serve un Governo e soprattutto serve un cambio di rotta forte e siamo certi che il nostro Partito abbia le capacità e le idee per poterne divenire garante e protagonista: per fare questo serve ritrovare la nostra forza, la nostra unitarietà, la passione che abbiamo mostrato nel periodo delle primarie, il rapporto con la base.
Noi possiamo farcela e sicuramente senza il PDL: non siamo tutti uguali e ora possiamo e dobbiamo dimostrarlo.

GIOVANI DEMOCRATICI CARRARA.

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