Oggi,
in Italia, le difficoltà per i giovani di entrare nel mondo del lavoro sono
enormi e, sfortunatamente,
diffuse in ogni settore produttivo.
Durante
la campagna elettorale 2013, i Giovani Democratici Toscana hanno deciso di
intraprendere un’iniziativa che prevedeva un giro in ogni città della regione
con lo scopo di parlare con disoccupati,
lavoratori, imprenditori etc… a seconda delle peculiarità di ciascun
territorio.
Nella
tappa fatta a Carrara, in data 14 Febbraio, noi Giovani Democratici Carrara
abbiamo deciso di dare voce ai problemi dei giovani imprenditori sottolineando
le loro difficoltà derivanti sia da politiche
nazionali errate (abbiamo analizzato in particolare il problema dell’accesso al
credito) sia quelle derivanti dal difficile rapporto venutosi a creare tra la
nostra città e i commercianti (intendendo
con tale termine l’intera categoria e non solo i più giovani).
Da
quel giorno, dopo aver capito la delicatezza del problema, abbiamo imboccato la
strada di una stretta
collaborazione con i “Giovani Imprenditori” della Confcommercio di Massa
Carrara con una duplice finalità: da una parte, per poter affrontare a 360° il
tema delle politiche commerciali, dall’ altra,
per poter formulare proposte capaci di ridare nuova linfa al tessuto delle
attività produttive
locali.
Il
nostro obiettivo primario è proprio quello di dimostrare che solo attraverso un
costante lavoro sinergico
tra il partito (e più in generale la totalità delle forze politiche impegnate nell’amministrazione
della città) e le associazioni di categoria sia possibile sviluppare politiche
di lungo
periodo che possano ristabilizzare una situazione del tessuto commerciale ormai
disastrosa e in continua
caduta libera: l’amministrazione da parte sua, dovrà iniziare a pensare ad
aperture adeguate
a favore dei commercianti (ferme restando le necessità cittadine e le
possibilità economiche)
e questi ultimi, dal canto loro, dovranno accettare il fatto che solo
attraverso il dialogo si potranno creare condizioni che siano sempre più
ottimali per le loro attività e per la città nella sua interezza; una sorta di do ut des tra le parti.
Premesso
questo proponiamo alcuni punti nati in questi mesi di lavoro:
1)
PIANO
DEL COMMERCIO
Riteniamo
non differibile la necessità di strutturare in via definitiva un “PIANO
DEL COMMERCIO” capace di creare una regolamentazione che possa investire tutte
le attività.
Un banale
esempio, per capire l’importanza di questo piano a lungo termine, è costituito dalla
regolamentazione delle tipologie di dehors che porterebbe a una
omogeneizzazione dell’aspetto
degli esercizi e, dunque, un netto miglioramento del c.d. ‘decoro urbano’(tale argomento
è affrontato nel regolamento edilizio emanato dal comune); in generale riteniamo
necessario dare una forte impronta al commercio locale sia dal punto di vista
della qualità sia da quello della logistica: altri esempi possono essere una delimitazione
di eventuali
ZTL non con semplici transenne ma con strumenti alternativi che costituiscano
un arredo urbano decoroso, nonché una concertazione con i residenti che comunque
dovranno capire,
o meglio accettare, la vocazione turistica del nostro territorio.
2)
AGEVOLAZIONI
L’appena
citato “Piano del Commercio” sarà il passo preliminare e necessario per poter iniziare
a pensare a un sistema di AGEVOLAZIONI che favoriscano le attività.
Ferma
restando la necessità di un rapporto totalmente diverso tra l’amministrazione e
i commercianti
(rappresentati naturalmente dalle associazioni di categoria) che veda un costante
‘dare-avere’, da ambo le parti, finalizzato al miglioramento oggettivo della situazione
carrarese, riteniamo che il primo passo debba essere svolto
dall’amministrazione proprio attraverso
lo studio di agevolazioni fiscali sulle tassazioni locali come, per esempio,TARES
(e rimandiamo a questo riguardo al nostro documento sulle politiche sociali,
con particolare
riferimento alle manovre riguardanti l’eliminazione delle slot machines), ICA eTOSAP
(vi è una delibera in merito ad agevolazioni sulla ex Tarsu emanata dalla
passata amministrazione
riguardante gli esercizi, che però si basa su termini qualitativi sia dal punto
di vista estetico che di servizi offerti dai vari locali: sconto del 50% della
Tarsu per 2 anni a chi aderisce).
E’
evidente che il suddetto sistema di agevolazioni dovrà essere strutturato in
maniera tale per
cui le casse comunali non abbiano ulteriori perdite, tenendo ben presente,
però, il significato
e il peso che potrebbe assumere un sistema commerciale attivo e funzionante all’interno
del tessuto economico urbano.
Tale
manovra potrebbe essere il miglior modo di abbattere quel vero e proprio ‘muro’ creatosi
tra politica e imprenditoria che non permette, da tempo, un dialogo fruttifero
e che, anzi, ha portato a risultati davvero disastrosi.
3)
LE POTENZIALITÁ DI CARRARA IN RELAZIONE ALLA “MOVIDA” E
AL TURISMO.
Alla
luce dei tanti problemi di ordine pubblico verificatisi nel tempo, specie in
orari serali e notturni, comprendiamo a fondo la necessità dell’amministrazione
di cercare soluzioni atte a risolvere le problematiche in questione; al contempo,
però, riteniamo che sia doveroso rivedere
la situazione della ‘movida’ carrarese, sfruttando anche le straordinarie
potenzialità territoriali che possono, senza ombra di dubbio, attrarre quantità
enormi di turisti (specie nel periodo estivo) e giovani (nell’arco dell’intero
anno).
Carrara
registra nel corso di ogni weekend, specie nella fascia oraria notturna, un
vero e proprio
esodo dei giovani che vanno a popolare zone a noi contigue come la Versilia, Marina
di Massa o Sarzana: crediamo che tale situazione sia incresciosa e poco
funzionale per la
nostra città che potrebbe offrire uno scenario totalmente diverso.
Ferma
restando la necessità di rispettare la quiete pubblica e il decoro in funzione
dei residenti,
riteniamo che sarebbe opportuno iniziare a ispirarsi a modelli vincenti che
sono ubicati
a pochi chilometri da noi, come la stessa Sarzana o Pietrasanta.
Sicuramente
limitare sia la vendita degli alcolici sia la possibilità di fare musica oltre
una certa
ora non sono i migliori modi per ridare lustro alla movida carrarese e anzi
appaiono come
due letture estremamente superficiali della situazione: a nostro parere, i
tanti disordini che si susseguono sono spesso frutto di una situazione di
degrado e abbandono che si viene a creare in determinate fasce orarie che
coincidono con l’esodo di cui poco prima parlavamo.
Lo
studio di zone dedicate, con strutture aggregative, riteniamo che possa essere
il primo passo
utile per riprendere sotto controllo una situazione che ci sta sempre più
sfuggendo di mano.
Questo
tema, come prima si accennava, è fortemente legato anche al tema del turismo:
il leitmotiv in questione è l’evidente incapacità di sfruttare al 100% un
territorio straordinario, scandito da montagne e mare, che porta sia i nostri
abitanti a preferire altre zone in cui ‘spendere’,
che spinge i ragazzi a ‘vivere la notte’ in luoghi lontani dai nostri centri
(con riferimento
a Marina e Carrara centro) e che porta i turisti in ben altre località.
Nello
specifico ci sentiamo di proporre, con particolare riferimento al nostro centro
storico, una sorta di legame stretto e permanente tra turismo, commercio e
cultura in modo da offrire agli utenti uno o più prodotti di qualità con un
appeal più ampio al fine di differenziare l’offerta
e allargare il più possibile il bacino di utenti da accogliere.
A
riguardo del turismo, per esempio, pensiamo che sia necessario nel periodo
estivo rivedere
gli orari degli esercizi posticipando l’apertura nel tardo pomeriggio e di conseguenza
la chiusura nella tarda serata. Siamo ben consci che in questo caso le liberalizzazioni
darebbero poca incidenza a una potenziale scelta amministrativa, ma riteniamo
anche che un rapporto sinergico di dialogo costante tra politica e commercianti potrebbe
portare a un tavolo a riguardo del tema e dare risultati molto positivi.
Concludendo
(e facendo riferimento all’intera linea programmatica da noi redatta) possiamo dire
che la nostra volontà è quella di lavorare e proporre per poter arrivare ad una
seria rivalutazione
del territorio da un punto di vista dell’ambiente, da un punto di vista della cultura
e, in questo caso, da un punto di vista del tessuto commerciale: ciò porterà a
un diverso
rapporto tra cittadini e città, nonché a un deciso miglioramento del settore
turistico in una
zona unica al mondo come la nostra.
IL
SEGRETARIO DEI GD CARRARA, MARIO TAURINO;
IL RESPONSABILE ALLE POLITICHE COMMERCIALI DELLA
SEGRETERIA GD CARRARA, DANIELE CIOLI;
I
GIOVANI DEMOCRATICI DEL COMUNE DI CARRARA.
Nessun commento:
Posta un commento