lunedì 13 maggio 2013

......Dedicato a chi si ostina ad aver paura della diversità.....

Due parole dedicate a chi in questi giorni ha preso di mira Cecile.

In questo Governo, che proprio stento a riconoscere ma da cui devo e voglio aspettarmi tanto, vedo solo uno spiraglio di reale cambiamento: Cecile.
Un ministro con un colore di pelle diverso dal nostro è una vittoria straordinaria per un paese come l'Italia che, oltre ad avere ritardi economici pazzeschi, è fortemente retrogrado nel campo dei diritti e in materia sociale.
La scelta di Cecile non è la scelta di una persona, è la scelta di una fase politica nuova a riguardo di quel tema.
Io credo che sia paradossale restare ancorati al concetto di ius sanguinis, tralasciando il concetto di ius soli, perché fingere che quest'ultimo sia un qualcosa di superfluo significa non capire e non adattarsi a quelli che sono i cambiamenti che il mondo e la società hanno subito in questi decenni.
Pensare che dare la cittadinanza a chiunque sia nato in Italia sia un potenziale motivo di perdita di lavoro per gli italiani, significa non voler riconoscere il concetto del 'lavoro che genera lavoro'... ( ora come ora inoltre è lo Stato che fa di tutto per non generarlo).
Non capire che il problema non è l'immigrazione, ma una legge come la Bossi-Fini, significa non voler comprendere quanto NOI e il nostro Stato siamo i veri 'diversi' dagli altri...

A ciò aggiungo una dedica a chi dice ''...con la crisi economica che viviamo...mica possiamo pensare agli immigrati...''
Bene... Se il momento di recessione non ci permette di poter pensare alle tante altre sfaccettature di cui la politica DEVE occuparsi... Beh allora siamo davvero giunti alla fine della politica, siamo giunti al momento in cui il mercato detta i tempi e gli economisti vestiti da politici agiscono...
No. Non dev'essere così e permettetemi di essere anche un po' banale in questo caso...

Io ci voglio credere... Cecile forza! Con te possiamo....


Mario Taurino,
Segretario GD Carrara.

1 commento:

  1. Molto giusto. Soprattutto giusta l'effermazione che il lavoro genera lavoro. Purtroppo siamo intossicati da un senso comune stupido che ci fa credere che sia preferibile mantenere gli inoccupati italiani piuttosto che mettere al lavoro tutti per contribuire al bene comune.
    http://libertaepartecipazione-circolopd.ning.com/

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